Bocce, una storia lunga millenni - Pillole di bocce nell’arte - 3
L’opera: Almanach (attribuita), Giocatori di bocce, 1650-1676 ca.
Nel precedente appuntamento (clicca qui) le bocce erano protagoniste di un momento di svago dei popolani della Roma papale del Seicento. Il gioco però era diffuso tra tutte le classi sociali e in tutta Europa. In questo dipinto intitolato anch’esso “Giocatori di bocce”, siamo ancora nel XVII secolo, ma ci troviamo con ogni probabilità nel Nord Italia, come l’abbigliamento ritratto fa pensare. L’opera, conservata a Modena, è stato oggetto di dispute tra studiosi sull’attribuzione e sulla datazione, ma pare assai plausibile farla risalire a metà del Seicento e ambientato nella Lombardia dominata dalla Spagna. L’autore è stato identificato in Almanach, sloveno attivo anche in Italia, poco conosciuto, ma i cui dipinti attribuiti affascinano e stupiscono. In questo caso la vita quotidiana ritratta non è quella del popolo, ma della borghesia del tempo, anch’essa appassionata al gioco. Se nei dipinti precedentemente proposti (clicca qui) si notava la coralità della scena, come potrebbe essere oggi la fotografia in grandangolo di un bocciodromo o di un boulevard in cui si gioca a Petanque, in questo ci colpisce la figura al centro della scena, pronta per la giocata con la mano mancina. L’uomo, identificato dal grande storico dell’arte Carlo Volpe con un “vecchio cocchiere”, appare deciso a conquistare il punto, mentre attorno a lui qualcuno osserva interessato, e qualcun altro meno. Tra di essi anche una donna e un uomo, con le loro brocche. Il cocchiere è colto nel momento del “gesto tecnico”, una gamba flessa in avanti, l’altra tesa dietro, mentre lascia la boccia probabilmente cercando la bocciata, inarcando le sopracciglia nel momento di massima concentrazione e tensione del corpo. Sembra di cogliere il fiato sospeso, il silenzio della scena, in attesa di essere interrotto dal suono dell’impatto con la boccia dell’avversario, e dalle successive eventuali congratulazioni, o imprecazioni, degli spettatori e avversari.