Cocca Visconti, cuore, talento e voglia di vivere sopra ogni ostacolo
Carlotta Visconti, 25 anni il 5 dicembre, è l’esempio di come la voglia di vivere riesca a superare ogni ostacolo. Cocca, come la chiamano tutti, è un’atleta di Boccia Paralimpica, portacolori dell’ASD Sportento Torino, campionessa italiana a coppia della categoria BC3, titolo conquistato a Torino nel luglio 2019. Ma non solo. La venticinquenne torinese, infatti, scia da quando ha 7 anni e, grazie al progetto SciAbile di BMW Specialmente, ha conosciuto il mondo della Boccia Paralimpica. Pratica anche il nuoto, ma è anche una ragazza molto coraggiosa, considerando che ha avuto anche esperienze in volo di parapendio.
Cocca, inoltre, ha conseguito la laurea triennale in Scienze dell’Educazione, dopo la quale si è iscritta al Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione. “Sono felice perché poco prima di rilasciare questa intervista – afferma con soddisfazione Carlotta Visconti – ho sostenuto l’esame ‘Capire i Media’, superato con un bel 28”.
Cocca Visconti, atleta azzurra di Boccia Paralimpica, è affetta da tetraparesi distonica, “una disabilità che non mi consente di coordinare i movimenti così come vorrei”.
“Ho trovato nello sport la mia dimensione – il racconto di Cocca – Dopo aver conosciuto la disciplina della Boccia, ho partecipato a una giornata di promozione in piazza a Torino. La prima volta che vidi una rampa-scivolo era ancora rudimentale e, in quell’occasione, anche le bocce non erano quelle in pelle o cuoio con granulato plastico, con cui si pratica questo sport”.
“La Boccia Paralimpica è cresciuta molto, sotto tutti i punti di vista: numerico, tecnico e organizzativo – spiega Carlotta Visconti – Con la FIB è stato fatto il salto di qualità e il merito va al presidente Marco Giunio De Sanctis, dirigente lungimirante per il settore paralimpico e non solo, considerando che la Federazione Italiana Bocce è molto cambiata negli ultimi anni con un restyling d’immagine senza precedenti”.
La 25enne Visconti ha le idee chiare sul suo futuro sportivo, poiché “dopo aver vinto il titolo italiano in coppia con Mirco Garavaglia e quello individuale in Sardegna, con due secondi posti dietro lo stesso atleta lombardo, punto a migliorare la 72^ posizione nel ranking mondiale attraverso la partecipazione, finita l’emergenza sanitaria, a qualche competizione internazionale”.
“Mi trovo a metà classifica e, per scalare, la graduatoria ho cercato, nel limite del possibile, di allenarmi sempre, anche durante il lockdown, quando ho allestito un mini-campo nel corridoio di casa – sottolinea la giocatrice azzurra – La mia società, inoltre, è stata la prima a ripartire nel mese di giugno e, ora, mi sto allenando vicino casa nella palestra della Parrocchia della Crocetta. Nel gruppo con cui mi alleno c’è anche un altro azzurro, Diego Gilli della categoria BC1”.
“La Boccia Paralimpica è diventata una questione di famiglia – afferma con gioia Visconti – Io gioco, mio padre Davide è un tecnico federale e anche il mio assistente, mia madre Maria Elena Gervasoni è un arbitro dell’AIAB, carriera quest’ultima a cui si sta avviando anche mia sorella Giorgia, che sta seguendo il corso”.
Cocca si sofferma anche sulla sua prima Assemblea Elettiva Nazionale di Roma, “una bellissima esperienza perché è stato entusiasmante vedere da vicino il funzionamento politico-organizzativo della FIB nel suo momento di maggiore democraticità. Tutto organizzato nei minimi dettagli in una location davvero bella”.
“Sono soddisfatta della conferma di De Sanctis – le parole di Cocca Visconti – La proclamazione è stata emozionante, per tutto quello che il presidente della Federbocce rappresenta per il movimento sportivo paralimpico, settore in cui è stato sempre lungimirante”.
“La foto con i presidenti Malagò e De Sanctis sarà il mio più bel ricordo del viaggio a Roma”, dice ancora Visconti.
L’azzurra, inoltre, è impegnata in un progetto molto interessante, grazie alla Onlus Hackability di Torino, con cui la 25enne ha realizzato il caschetto ‘Cocca’, uno strumento al alto contenuto tecnologico finalizzato a rendere maggiormente accessibile la pratica della Boccia Paralimpica. “Il progetto nasce da una piattaforma accessibile a tutti dai costi relativamente ridotti e mi hanno chiesto di fungere da testimonial dell’iniziativa – conclude Cocca Visconti – Per me un motivo di orgoglio contribuire a migliorare il design di questo strumento”.
Cocca Visconti, inoltre, sarà anche la testimonial dell’iniziativa “Progetto DopOff – Sport e disabilità fisica: progetto di ricerca e formazione sul fenomeno doping” presentato dall’Università Telematica degli Studi IUL. L'indagine, patrocinata dal Comitato Italiano Paralimpico, è finalizzata a restituire un quadro complessivo sul tema indagando nel mondo dello sport agonistico e dilettantistico e ha l'obiettivo prioritario di effettuare una mappatura del territorio a livello nazionale individuando eventuali differenze con gli sportivi normodotati.