Vincere un titolo tricolore nelle bocce, così come in ogni altro sport, costituisce da sempre una grande emozione, per chi ci è abituato e ancora di più per coloro che assaporano questa soddisfazione per la prima volta.
Per la Raffa, a primeggiare nella specialità Individuale è stata la ventenne Laura Picchio, studentessa universitaria che frequenta la facoltà di Scienze Motorie all'Università di Perugia. Nonostante possa già vantare un palmares piuttosto ricco - fra l'altro, un titolo europeo in coppia e una maglia iridata nel doppio misto con Giuliano di Nicola - la giovane atleta umbra, portacolori di Spello (PG), sottolinea quanto sia stato complicato arrivare alla vittoria.
"Ero molto tesa" - racconta - "ma, per fortuna, anche la mia avversaria ha dovuto fare i conti con un certo nervosismo: entrambe eravamo consce dell'importanza della gara. La tensione, inoltre, si è acuita in virtù della norma che prevedeva le otto tornate. Con questo regolamento, identico peraltro a quello internazionale, occorre approcciarsi alla partita in maniera diversa; d'altronde, siamo atlete e ci dobbiamo adeguare. Per me è stata ed è una grande emozione. Si tratta del mio primo titolo italiano nelle categorie seniores: lo dedico con tutto il cuore all'allenatore Vincenzo Castignani e ai miei genitori: mamma e papà sono un imprescindibile punto di riferimento."
"Ora" - conclude Laura Picchio - "occhi puntati sul Master Femminile che si disputerà a Milano. Farò del mio meglio per onorare l'importante manifestazione."
Soddisfazione enorme nel clan della Caccialanza, storico gruppo boccistico milanese: il tricolore, infatti, è stato appannaggio della terna composta da Marco "Einstein" Luraghi, dal fratello Paolo "il Professore del punto" Luraghi e da Tommaso "Tommy" Gusmeroli.
"Finalmente è arrivato il titolo italiano tra i seniores", dice lo stesso Gusmeroli, originario del sondriese. "Mi è proprio piaciuto partecipare alla gara in terna con due specialisti come i miei compagni. Ho lavorato tanto per migliorarmi e per trasformarmi da tiratore puro a mezzano. Così ho potuto realizzare un sogno. E questa volta ho vinto da protagonista. Dopo quattro anni, fra poco lascerò la Caccialanza per trasferirmi alla Jolly di Verona, in vista di una nuova avventura. Però, dopo gli scudetti vinti con la squadra milanese, ci siamo regalati un ultimo importante successo. Sono proprio contento!"
Gli fa eco Marco Luraghi, veterano di mille battaglie e vincitore di numerosi allori tricolori: "Sono davvero felice per me, per mio fratello Paolo, ma soprattutto per Tommaso perché so che ci teneva moltissimo. Termina così nel migliore dei modi il rapporto con la Caccialanza: dieci anni, nel corso dei quali abbiamo vinto insieme numerosi scudetti e alcune importanti gare. Insomma, un ultimo regalo che abbiamo fatto a noi e alla nostra storica società".
Indescrivibile la gioia espressa da Marco Garlini e Tiziano Leoni, alfieri della Vip Credaro di Bergamo.
"Vincere un titolo italiano qui all'Orobica è davvero speciale", sottolinea lo stesso Leoni.
Il suo compagno ribadisce il medesimo concetto: "Questo tricolore ha un suo peso specifico. Durante l'anno, non abbiamo mai giocato insieme. Però ci conosciamo da tanto tempo. È stato bello provare insieme piacevoli sensazioni agonistiche. Siamo stati bravi e fortunati. Dedichiamo questa vittoria al gruppo boccistico Vip Credaro, che ha creduto in noi, e ai nostri rispettivi padri, che non ci sono più, ma che sarebbero orgogliosi di ciò che siamo riusciti a fare".
A trionfare, nella specialità più prestigiosa, l'Individuale Maschile, è stato il 30enne Leonardo Stacchiotti, della società Montesanto di Potenza Picena (MC).
"Sono a dir poco emozionato per questo titolo nella massima categoria. Non ho parole. Il tricolore, ancor prima che un obiettivo, era un sogno. E adesso mi sembra tutto troppo bello! Ringrazio di cuore coloro che mi hanno aiutato negli allenamenti, i dirigenti della mia società, gli amici più cari, tra cui i fratelli Sauro e Luca Petrelli, e infine il mio socio Luca Sabbatini (un sorteggio beffardo ci ha messi di fronte alla quarta partita...). Grazie soprattutto ad Alessia, la mia ragazza, capace di supportarmi e di sopportarmi. E, infine, una dedica speciale la conservo per Leonardo "Mastro", un amico fraterno, scomparso proprio di recente: da lassù, ora, spero stia sorridendo."
Il tiro di precisione maschile del volo ha premiato Luca Baccino, quarantottenne ligure di Ferrania, terra di grandi campioni. Un giusto riconoscimento ad un giocatore determinato, le cui capacità sono emerse strada facendo. Dal titolo individuale di categoria C, del 2008, ai terzi posti del 2017 (tiro di precisione) e 2018 (combinato). “ Questo successo è dedicato a mia figlia Gaia e alla mia famiglia, e un ringraziamento particolare alla bocciofila Mondovì che mi ha dato l'opportunità di crescere e affermarmi. Quanto all'epilogo del campionato, nel testa a testa decisivo con Dino Di Fant siamo andati avanti di pari passo, bocciata su bocciata, errore su errore, fino al 23 pari che ci ha costretti al tiro di spareggio. Io ho colpito, lui no. In semifinale, contro Emanuele Bruzzone, ho chiuso sul 19 a 14, mentre Di Fant, dopo un buon vantaggio si è fatto recuperare da Manolino, ed ha svettato per 23-22 “.
Valentina Basei ha lucidato il titolo di tiro di precisione conquistato lo scorso anno, portando a 4 i successi tricolori. La ventisettenne di Conegliano Veneto, targata Marenese, fresca di oro iridato individuale e bronzo a coppie, è salita nuovamente sul gradino più alto della specialità superando in finale la socia di club Angelica Setti. “ Nei due tiri di qualifica – ha dichiarato Valentina – lei si è espressa con due score da 21 e 23, mentre io dopo il 22 non sono andata oltre il 12. Ma è bastato per prevalere nei confronti di Caterina Venturini e Alessia Campagnaro. Nel confronto conclusivo sono sempre stata avanti, e sul parziale di 15-11 ho colpito il pallino per vincere. Sono contenta di aver bissato il successo dello scorso anno. La sconfitta nei quarti di finale del mondiale, mi è servita di preparazione anche per questo evento “.
Il ventenne valdostano Mattia Falconieri, reduce dall'esperienza mondiale per under 23 (un argento e un bronzo), ha conquistato il terzo titolo italiano, il primo di tiro progressivo, dopo quelli di combinato under 15 e individuale under 18. Una semifinale ed una finale chiuse sul filo di lana. Come precisa Mattia. “ Contro Alex Zoia ero sotto di due e sono riuscito a riprenderlo e superarlo per 44 a 43. Nella sfida d'oro contro Ziraldo, nel primo minuto e mezzo le ho colpite tutte. Avanti di una bocciata, nell'ultima parte sono riuscito a mantenere quel vantaggio sino alla fine, chiudendo per 42 su 48 a 41 su 46. Sono contentissimo perchè si tratta del mio primo titolo da senior, ma devo anche sottolineare che mancavano all'appello due dei migliori interpreti della prova, come Pegoraro e Roggero “.
E' finito in Valle d'Aosta anche il titolo di progressivo al femminile. Merito della ventiquattrenne Gaia Gamba. Per l'atleta tesserata per la Bassa Valle, si tratta del terzo oro tricolore (progressivo nel 2021, a coppie nel 2022). Ci aveva provato anche lo scorso anno, ma la sua corsa si era fermata sul secondo gradino. “ In finale – ha detto Gaia – sono partita in vantaggio; poi Virginia Venturini ha recuperato con la mia complicità, sino alla parità. Decisivo l'ultimo minuto in cui ho potuto prendere il largo e vincere per 33 su 44 a 28 su 43. Sia nel primo turno di qualifica, che in semifinale, mi è capitata Marika Depetris . 27 su 43 e 34 su 43 i due score “.
L'altro oro del progressivo, quello per under 18, ha impreziosito la maglia di Diego Verganti, diciassettenne tesserato per La Perosina. L'esperienza mondiale (due bronzi under 18 in staffetta e progressivo) gli è servita per mettere a segno l'impresa agli assoluti. Con un superbo 46 su 50 ha staccato nettamente in finale Matteo Vercelli della Pro Valfenera, arrivato a quota 39 su 46. In semifinale si era imposto (40 a 35) a Francesco Costa dell'Auxilium. Diego ha così commentato la vittoria :” Sono molto felice per questo risultato perchè è l'epilogo migliore che potessi chiedere di questa stagione, dopo che ho eguagliato il record del mondo. Vincere con un risultato di questo tipo è sempre bello, e quindi sono molto soddisfatto”.
Sul tappeto del tiro di precisione di petanque c'è la firma autorevole di uno dei migliori interpreti della specialità, il genovese classe 2001, Jacopo Gardella. Dopo l'oro e il bronzo di cui si è fregiato nel recente Europeo Espoirs, ha colto il titolo italiano strappandolo al detentore, l'altro ligure Saverio Amormino, portacolori della Biarese. “ La sfida conclusiva – ha sottolineato l'atleta del San Paolo – è stata assai incerta. Io sono andato avanti di quattro punti, ma lui ha recuperato e siamo arrivati al tiro finale sul pallino sul punteggio di 20 a 19. Io l'ho colpito e lui lo ha fallito. Il punteggio può sembrare basso, ma è stato arduo tirare sul campo della raffa. Nei primi due tiri del campionato sono arrivato a 32 e 34, e a 36 nella semifinale contro Andrea Badano. Una bella manifestazione con tantissima gente “.
Gli assoluti di Bergamo hanno confermato la doverosa incoronazione a regina della precisione per Giacomina Grosso. E' infatti questo il suo settimo titolo della specialità, un settebello contornato da un secondo e 7 terzi posti, a completare un robusto curriculum fatto di 2 titoli individuali (più un secondo e 7 terzi), 4 a coppie (con 3 secondi e 2 terzi), 2 a terne (con 3 secondi e 6 terzi), oltre a 6 titoli di società ed una lunga militanza in Nazionale, interrotta 13 anni fa. Lei dice :” Per limiti di età “ . “ L'epilogo di questo campionato – ha sottolineato la bovesana Grosso – è stato bellissimo. Sia il 31 a 29 in semifinale contro Petulicchio che il 32 a 24 della finale, sono scaturiti da sfide combattute. Sono davvero soddisfatta. Ora dopo tanti campionati di serie A, ho deciso di tornare a casa e vestire i colori della Bovesana, meno impegnativi “.