La situazione del Centro Tecnico Federale la ritengo assai grave e merita di essere posta a conoscenza di tutti, anche alla luce di alcune critiche ricevute sulla chiusura provvisoria del Bar-Ristorante.
Nel 2011, con una lettera di appena tre righe, la FIB servizi s.r.l., avente un contratto in essere con la FIB per la conduzione e il corretto funzionamento del Centro Tecnico Federale affidava, previo nulla osta della FIB, alla s.s.d. a r.l. Gianchiga l’organizzazione delle attività sportive e sociali da svolgere nell’ambito del bocciodromo federale.
Da quel momento, senza stipulare un contratto con la FIB servizi e la FIB, difficilmente stipulabile, visto quello già sottoscritto dalla FIB con la FIB servizi per il funzionamento del Centro Tecnico Federale, la società Gianchiga ha iniziato a gestire in esclusiva il Centro Federale, avvalendosi di alcuni dipendenti federali, soprattutto per l’attività del bar-ristorante, non versando alla federazione alcun corrispettivo, né per canoni né per utenze.
Al di là dell’irregolare situazione amministrativa determinatasi, laddove alcuni dipendenti ed i familiari di quest’ultimi hanno svolto il ruolo di baristi, cuochi, aiuto cuochi, camerieri, etc., con tutti i risvolti giuridico-sanitari del caso, laddove una società senza contratto in essere occupa spazi di un’area pubblica gestendola senza un controllo centrale e precise direttive a riguardo, c’è da segnalare l’oggettivo ed ingente danno economico subito dalla FIB, nel versare denaro per il funzionamento del Centro Tecnico Federale, direttamente o tramite la FIB servizi s.r.l., senza ricevere alcun ricavo economico.
Pertanto, dal momento che il bar-ristorante del Centro Tecnico Federale, il cui preposto è il Sig. Andrea Rizzoli, non può essere gestito in modo illegale, il sottoscritto e il Consiglio Federale sono stati obbligati a sospendere le attività del bar-ristorante finché non verrà trovata un’opportuna quanto pronta soluzione che garantisca la giusta tutela alla Federazione ed il rilancio generale del Centro sportivo.
Il Presidente
Marco Giunio De Sanctis