In questi ultimi giorni stanno letteralmente piovendo esposti, lettere anonime, atti giudiziari e decisioni di Organi di giustizia sportiva sui nostri Organi Territoriali, sugli Uffici del Comune di Roma, del CONI e di altre Istituzioni.
Al di là delle decisioni del Collegio di Garanzia del CONI e del GIP, che vanno puntualmente rispettate ancorché determinino oggettive lungaggini che non fanno bene alla giustizia sportiva e ordinaria, due sono gli aspetti che intendo qui evidenziare.
Il primo si riferisce al fatto che di scritti anonimi, meglio “formalmente anonimi”, è pieno il mondo e le affermazioni false, tendenziose e realmente cattive sul conto mio e di alcuni miei collaboratori lasciano il tempo che trovano se non sono suffragate da prove concrete e possono interessare sicuramente detrattori e amanti dei gossip, piuttosto che della verità dei fatti.
Il secondo riguarda gli argomenti principali delle suddette missive, l’ormai famosa registrazione dell’altrettanto famoso pranzo (il ristorante interessato resterà nella storia) e, indovinate un po', il Centro Tecnico Federale.
Dal momento che tutto questo è oggetto d’indagini, approfondimenti e determinazioni degli Organi competenti, io non desidero esprimere in merito alcun giudizio, fin quando non verranno pronunciati i definitivi verdetti.
Da quando ho assunto la Presidenza della FIB, dopo una durissima battaglia elettorale che sta lasciando e purtroppo ancora lascerà strascichi certamente non proficui per il nostro movimento, sto subendo attacchi gratuiti, denunce, offese, gravi illazioni e, nonostante ciò, seguirò una strada diversa da chi sta tentando di distruggere me e il movimento che rappresento. Non alimenterò ulteriori polemiche per il bene della nostra Federazione che necessita, mai quanto ora, di unità, condivisione e, soprattutto, reale rilancio, non di chiacchiere, fango e lotte inutili, ma m’impegnerò sempre più, insieme al Consiglio Federale, per completare il programma elettorale, il tempo che servirà a dimostrare tutti i meriti e i valori della FIB.
Altri interessi non m’appartengono, come testimoniano la mia storia sportiva e quello che ho contribuito a costruire e lasciare serenamente ad altri.
Infine, il Centro Tecnico Federale, ferita aperta dei denuncianti e degli anonimi scrittori, sta vivendo una stagione positiva, popolato finalmente da Atleti, anche giovani, Donne e Disabili, sede del Comitato Regionale Lazio e del Comitato Provinciale Roma, con costi federali ridottissimi e con altre attività ludico-sportive che giovano alla sua promozione e sviluppo.
Ultima osservazione, di non poco conto, le irregolarità amministrative e strutturali segnalate dagli Uffici e Organi competenti non sono certamente ascrivibili all’attuale dirigenza.
Marco Giunio De Sanctis