Giorgio Roetto è al secondo mandato alla guida della FIB Torino. In questo quadriennio olimpico è anche il vice di Claudio Vittino nel Comitato regionale ed è arrivato al mondo dirigenziale federale dopo l’esperienza vissuta, per un trentennio, nel Consiglio direttivo della SOMS Bocciofila Cavorettese, società di cui è stato anche atleta, “attività sportiva che, compatibilmente coi miei impegni, cerco di continuare a portare avanti”.

 

“Sono reduce da quattro anni alla guida del movimento boccistico torinese, un territorio dalla grande tradizione e vocazione boccistica, che vede oltre cento società affiliate – ha affermato l’esponente della FIB TorinoSiamo consapevoli di come Torino e il Piemonte più in generale siano aree importanti per il movimento e, per questo motivo, siamo concentrati sullo sviluppo dell’attività giovanile, puntando sui progetti scolastici. Questa è la strada più breve per arrivare ai ragazzi. Sarà fondamentale, comunque, lavorare sul settore femminile, perché la presenza delle donne rappresenta un valore aggiunto nei bocciodromi, e sull’integrazione con gli atleti con disabilità. Serve questo nuovo modus operandi per ripopolare i nostri impianti sportivi. Per accelerare questi obiettivi, d’accordo col presidente regionale Vittino, abbiamo l’idea di riportare le bocce nelle piazze per far conoscere all’esterno la nostra disciplina”.

 

“Torino è una provincia da sempre importante per il mondo boccistico, ma è pur vero che si tratta di un’area che va rilanciata – il pensiero di RoettoIl capoluogo, in particolare, ha subito le decisioni dell’attuale amministrazione comunale, che ha riconvertito diversi bocciodromi in altre destinazioni d’uso, come sale da ballo o centri di accoglienza. Torino rappresenta una sorta di capitale delle bocce e tale deve tornare. Non si potrà prescindere da un dialogo costruttivo con la prossima amministrazione comunale, considerando che in città siamo prossimi alle elezioni amministrative”.

 

“In generale, comunque, occorrerà lavorare sul ricambio generazionale dei dirigenti societari – le parole di Giorgio RoettoNoi stiamo spingendo in tal senso, proponendo alle società un avvicendamento ai vertici delle società bocciofile. I giovani devono essere una risorsa per i nostri club anche come serbatoio di idee innovative e digitali prestate allo sport delle bocce”.

 

“Concordo col presidente Marco Giunio De Sanctis quando afferma di come occorra puntare sulle prove veloci e alternative, più dinamiche e sportive, oltreché sulla riduzione dei tempi per quel che riguarda i giovani e l’alto livello, in modo da poter essere appetibili per i media e le giovani generazioni – ha incalzato il delegato provinciale FIB TorinoÈ ovvio però che, per lo sport per tutti, la nostra disciplina debba continuare a prevedere partite e gare tradizionali, radicate su tutto il territorio nazionale e praticabili dalla massa”.

 

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