Costantino Faedda guida la FIB Milano dal 2017 e in questo quadriennio olimpico è anche il vice-presidente del Comitato regionale lombardo. Una passione per lo sport delle bocce nata da ragazzo, prima di riprendere a giocare nel 2012 e intraprendere l’esperienza dirigenziale come consigliere della società La Primavera Lainatese, “con cui ho maturato un bel bagaglio sportivo per poter iniziare l’avventura alla guida della FIB Milano”.
La delegazione provinciale di Milano conta oltre cinquanta società bocciofile affiliate e quasi duemila tesserati, “un territorio a grande vocazione boccistica sul quale lavoriamo in piena sintonia col Comitato regionale e col presidente Moreno Volpi”.
“Gestire un territorio come quello provinciale milanese è un impegno che richiede costanza e dedizione. Coesistono diversità all’interno della stessa provincia e noi cerchiamo di far convivere le esigenze di tutti – le parole di Faedda – Abbiamo realtà consolidate, come la Caccialanza Milano, neo-campione d’Italia della Raffa, ma anche una intesa attività dello sport per tutti e diverse società che praticano la Boccia Paralimpica e le bocce paralimpiche”.
“Sotto quest’ultimo profilo ci sono belle realtà, come la Superhabily per la Boccia e Solaro che pratica il Sitting – ha proseguito Faedda – Oltre a queste due società, ovviamente, altre stanno portando avanti una meritoria attività paralimpica. Anche giovani e donne non mancano nella nostra programmazione, così come tra i nostri obiettivi ci sono quelli dello sviluppo sul territorio lombardo delle specialità Volo e Petanque”.
“Il nostro obiettivo in questo quadriennio olimpico è quello di sviluppare il più possibile il settore paralimpico, puntando anche sulle disabilità intellettivo-relazionali, poiché ci sono richieste di società bocciofile in tal senso – ha affermato il delegato provinciale FIB Milano – Dal mese di settembre in poi avremo diverse manifestazioni sia di Boccia che di bocce paralimpiche per DIR, così come avremo un calendario denso di gare nazionali e regionali. La speranza è ripartire senza doverci più fermare”.
“Relativamente ai giovani, che rappresentano il nostro futuro, stiamo cercando di elaborare un nuovo modus operandi diverso dall’allenarsi nelle proprie società per partecipare alle gare – ha concluso Faedda – Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di organizzare stage periodici sul nostro territorio, in cui ci si possa sentire parte di un progetto, provando a dare, attraverso un obiettivo, uno stimolo che possa consentir loro di dare continuità all’attività boccistica”.