"Non è il 10 di agosto e quindi non è la notte di San Lorenzo; tuttavia le stelle scendono comunque alla Canottieri Bissolati di Cremona per interpretare al meglio quella che da tutti è considerata la più bella Notturna d’Italia delle bocce specialità Raffa”: queste le parole con cui Maurilio Segalini, presidente del gruppo boccistico "Canottieri Bissolati" presenta la tradizionale e prestigiosa "Notturna di Cremona" (in passato "Trofeo Fanino Alquati"), la gara capace di tenere svegli gli appassionati di bocce fino all'alba; una manifestazione consolidata con più di mezzo secolo di storia.
Un evento, un simbolo per la nostra disciplina sportiva.
"A Cremona, e non solo a Cremona" - sottolinea il presidente Segalini - "il mondo delle bocce si identifica con questa straordinaria competizione e noi della Bissolati la teniamo stretta come una delle tradizioni più significative nel panorama nazionale. Anche quest'anno accoglieremo tutto il mondo delle bocce: tecnici e giocatori, appassionati e tifosi. Ci auguriamo che per tutti possa essere una grande festa da raccontare; e una gara all’insegna della sportività e dell’amicizia, perché a questi valori si sono ispirati i nostri avi quando hanno costituito il nostro bellissimo sodalizio."
La macchina organizzativa ha già approntato il necessario: impegnati tutto lo staff, il Consiglio Direttivo e il responsabile delle bocce Davide Pompini, i dirigenti e numerosi volontari i quali - come di consueto - ci mettono anima e cuore.
"D'altronde" - spiega lo stesso Davide Pompini, consigliere delegato per le Bocce - "la società Canottieri Leonida Bissolati è stata fondata nel lontano 1921; nata come società prettamente di canottieri, nel corso degli anni ha aggiunto a canoa e canottaggio altri sport come il nuoto, il tennis e, per l'appunto, le bocce."
La Canottieri Bissolati è una Associazione Sportiva Dilettantistica che annovera tra le sue file quasi 5 mila soci. Le bocce in Bissolati si sono affiliate alla Federazione a partire dal 1960 e, fin da subito, si sono ottenuti risultati di prestigio anche a livello nazionale.
"La Notturna di Cremona" - aggiunge Pompini - "è nata nel 1963, per volere del socio benemerito Eugenio Pettenazzi, detto Naci: all'inizio, la gara portava il nome di Fanino Alquati, in memoria dell'amico Stefano Alquati, soprannominato Fanino, già assessore del Comune di Cremona e appassionato sindacalista, morto prematuramente nel 1962."
In ogni caso, la "Fanino Alquati" ha mantenuto lo stesso nome per 50 anni, fino al 2013, quando sulla locandina apparve la prima edizione della "Notturna di Cremona".
"Al di là del nome" - ribadisce il nostro interlocutore - "la gara non ha mai perso il proprio fascino; per i simpatizzanti bocciofili è sempre la ciliegina sulla torta dell'annata agonistica e, non a caso, è da sempre considerata come la migliore e più bella gara notturna a livello nazionale! Sarà forse per l'ambiente stupendo in cui si svolge, per l'accoglienza che i cremonesi sanno offrire, per la presenza costante dei migliori giocatori italiani, per i premi sempre al top, che la nostra Notturna non ha mai perso il suo fascino, anche se nel corso degli anni, a causa di un calo fisiologico, le coppie partecipanti si sono sensibilmente ridotte."
Un fatto è certo: anche sabato 6 luglio 2024, centinaia di persone si accalcheranno intorno alle corsie da gioco della Bissolati, in riva al Po, per ammirare e applaudire i propri beniamini che non mancheranno di deliziare i presenti con giocate spettacolari. Quest'anno si svolgerà l'11^ edizione della "Notturna di Cremona": in totale, si contano ben 61 anni di questo splendido evento, fiore all'occhiello per il boccismo cremonese, lombardo e italiano. Sono cento le formazioni iscritte al torneo: agli ordini dell'arbitro veronese Sandro Sartori, si sfideranno per raggiungere l'ambito trofeo, al termine di una serata che sarà lunga e indimenticabile.
"Sì, sabato notte, il 6 luglio 2024, sarà indimenticabile" - chiosa il presidente Maurilio Segalini - "soprattutto per quei giocatori che riusciranno a conquistare le prime piazze e potranno vedere il sole sorgere avendo al collo una delle medaglie più pregiate. Ci piace immaginare che, nello stesso momento, possa sorgere davvero un’alba migliore rispetto a quelle degli ultimi tempi: un'alba all’insegna della pace e della speranza. Ognuno di noi ha diritto a crederci. Gli appassionati del nostro sport non possono perdersela, l'alba della Bissolati: non se ne pentiranno!"