Quattordici juniores, che fremono per riprendere a giocare, e circa centocinquanta soci complessivi: la Polisportiva Folgore San Vincenzo di Caserta sogna in grande. Fondata nel 1945, è una delle società più antiche della Campania. “Dal 2004 ci siamo trasferiti presso una nuova sede”, esordisce il “factotum” Giuseppe Rivetti, il quale sta frequentando i corsi online promossi dalla Fib per diventare istruttore giovanile. “Il prossimo obiettivo è costituire il Cab (Centro di Avviamento alle Bocce, ndr)”. Prima dell’emergenza coronavirus, i ragazzi della Folgore non saltavano mai un allenamento. Si presentavano in bocciofila alle 14.30 in punto: “Per entrare si formava la coda e, al termine degli allenamenti, nessuno di loro mostrava di aver fretta di tornare a casa”. Situata nella frazione di Briano, la Folgore è diventata un punto formidabile di aggregazione, grazie al lavoro svolto dall’intero direttivo, guidato dal presidente Giuseppe Carola. “Personalmente non giocavo più dal 2010. A maggio dell’anno scorso, però, il direttore sportivo Piero Rivetti mi ha convinto a riprendere, coinvolgendomi nel progetto giovanile”. In pochi mesi gli juniores hanno compiuto passi da gigante: “Abbiamo dato loro l’opportunità di partecipare al “Top Player” regionale e due di essi sono stati convocati dal nostro tecnico, Massimo Palmiero, nella sfida di Terza Categoria contro la Coppola Bocce”. La pandemia ha sospeso momentaneamente le attività della polisportiva: “In estate avremmo avuto in programma un campus dedicato alle bocce e un dopo scuola per i ragazzi”. La Folgore San Vincenzo si è distinta anche per spirito di solidarietà durante l’emergenza sanitaria, avendo aderito al progetto (coordinato dalla Croce Rossa) per la consegna a domicilio di spesa e farmaci. Le bocce rappresentano uno sport di grande tradizione nella realtà casertana: la società ha primeggiato con i titoli italiani conquistati dall’attuale presidente, Giuseppe Carola e dagli atleti Vincenzo Ghidelli, Vincenzo Marino e Antonio Carola. “Ritengo doveroso ricordare anche il mentore dei giovani della mia generazione, l’allora presidente Domenico Marino”, prosegue Rivetti, il quale rivolge infine un pensiero ai soci delle bocciofile del Nord d’Italia, più duramente colpite dal coronavirus: “A loro indirizziamo tutta la nostra solidarietà e il nostro affetto”.