Antica ma con un futuro tutto da scoprire: è la società Porto di Pescara, situata a metà strada tra il fiume e il mare, in attività dal lontano 1959. “La bocciofila è sorta all’ombra di uno splendido pioppeto”, racconta il responsabile degli atleti, Achille Zinni. “Intorno al '75 venne realizzata la copertura con tre campi in terra”. Erano gli anni d'oro, durante i quali l'associazione aveva raggiunto il numero di 150 soci, di cui oltre 25 di categoria A. Fin dalla sua fondazione il rinomato sodalizio abruzzese (tra i più gloriosi della regione) propone il “Trofeo Caduti del Mare”, competizione ricca di storia e di fascino. Negli anni scorsi la sede della società ha beneficiato di una nuova ristrutturazione. “Ora i campi sono due, tuttavia la struttura dispone di tutti i confort, inclusa l’aria condizionata”. Il Porto si appresta quindi a fare il salto di qualità e mira, nel futuro prossimo venturo, a ottenere il riconoscimento di Cab (Centro Avviamento Bocce). Tra i risultati più importanti degli abruzzesi il titolo italiano nella categoria Allievi di Mauro Brancone, titolo conquistato insieme a Zinni e a Lucio Di Renzo. Tenacia e passione pagano sempre: “I soci attuali sono 65, di questi oltre 30 agonisti”, sottolinea il responsabile, che non si cimenta solo con le bocce. Classe 1960, è uno sportivo di quelli tosti: ancora oggi partecipa alle gare di rally, di bici da corsa e di enduro. “Sono tesserati del Porto anche due juniores, due fratelli di otto e dieci anni, che si allenano seguiti dal loro papà e dal sottoscritto. I giovani rappresentano il nostro futuro, portano una ventata di aria fresca. Gioca con noi pure un’atleta e prossimamente desidereremmo aprire le porte ai paralimpici”. La bocciofila sogna inoltre di accedere alle fasi finali del campionato promozionale di 2ª categoria. I successi del sodalizio sono il risultato di un lavoro di squadra: “Ringrazio perciò tutti i dirigenti, in particolare il presidente Franco Petraccia e il suo vice, Mario Di Camillo, figure insostituibili”.