A differenza di molte altre realtà boccistiche, la società Boccia Viva vanta natali sui generis, per certi versi rimandanti alle storiche origini del gioco delle bocce, quello nato con intenti di mera aggregazione sociale o passatempo, con il campo delimitato da assi di legno all'interno di locande e trattorie.
Come precisa l'attuale presidente del club trentino, Ferruccio Andreatta: “In qualità di bocciofila iscritta alla Federazione, la Boccia Viva è nata ufficialmente nel 1985, ma la sua costituzione è del tutto particolare. Nel 1976, quando a Rovereto venne aperta la Casa di Riposo, ci fu un fervore di raccolte fondi e un benefico rifiorire del volontariato, soprattutto a favore della popolazione più anziana. Io venni assunto dalla Casa di Riposo come animatore e non passò molto tempo che, resomi conto delle problematiche insite negli ospiti della struttura, proposi la costruzione di due campi da bocce. Fu quella la scintilla da cui scaturì il successivo progetto di bocciofila“.
Anche perchè diventò difficoltosa la gestione, soprattutto in presenza di persone non autosufficienti. Si resero così conto della necessità di coniugare i due aspetti, sociale e sportivo, in una sorta di trade union con la Casa di Riposo. Oggi la Boccia Viva è diventata una entità a se stante e si gestisce in piena autonomia. Quei due campi originari sono stati col tempo coperti e in seguito, dopo lo spostamento dall'interno del giardino all'angolo del parco di quella che è diventata Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Clementino Vannetti” , strutturati in un bocciodromo la cui gestione il Comune di Rovereto ha da sempre affidato alla Boccia Viva.
“I nostri campi – aggiunge il presidente – sono un punto di riferimento importante non solo per i cartellinati. Nel bocciodromo funziona un bar pubblico e sono numerosi coloro che da settembre a maggio lo frequentano sia per giocare a livello amatoriale, sia per una partita a carte. Abbiamo coinvolto la popolazione ospitando tornei di ogni tipo, riservati a diverse categorie, ad enti pubblici, eccetera. Annualmente organizziamo i Tornei dei Presidenti Azzolini e Massimini, i primi due massimi responsabili del nostro sodalizio. E questo mantenendo sempre integra la sinergia fra attività sociale–sportiva–agonistica, quest'ultima coinvolgente i nostri quaranta cartellinati”.
A proposito dei quali è doveroso ricordare la partecipazione al campionato di Promozione Est, sotto la guida del tecnico Aldo Poli, e al campionato di categoria inferiore, Coppa Comitato di Trento, con il tecnico Bernardino Azzolini.
Gabriele Zendron in occasione dei campionati nazionali di Torino
“In regione – precisa Andreatta - dopo l'esperienza esaurita del Canova nel massimo campionato, ci siamo soltanto noi e il Pedersano a rappresentare le bocce del volo trentine. Avevamo un settore giovanile di cinque-sei atleti, ma adesso siamo in attesa di fare proseliti, grazie alla presenza della nostra atleta diciottenne più rappresentativa, Angelica Setti, due volte campionessa italiana nell'individuale e nel combinato, già convocata in nazionale, ora in prestito alla Saranese nel massimo campionato femminile. Ma vantiamo pure un altro fiore all'occhiello. Gabriele Zendron, atleta della Boccia Paralampica, fresco di medaglia d'argento conquistata l'8 febbraio a Cinisello Balsamo e convocato per lo stage della nazionale italiana, dopo aver chiuso il 2019 ancora con una medaglia d'oro dei BC4. Grazie a lui, e al lavoro svolto dal nostro tecnico-organizzatore Giorgio Guarnerio, e da Adriano Zendron e Maria Rita Cattani, arbitro federale nazionale di Boccia Paralimpica, stiamo approntando un progetto ambizioso che prevede il coinvolgimento di altre due cooperative sociali. Avevamo avviato il discorso ad inizio anno, poi ci siamo dovuti fermare”.
Dopo la sosta per il coronavirus il presidente Ferruccio Andreatta guarda all'immediato futuro.
“Abbiamo aperto mercoledì 3 giugno – dice con malcelato sollievo – ed ora attendiamo le dovute verifiche per poter rivitalizzare la società. Inizialmente daremo l'opportunità di giocare tramite prenotazione. Organizzeremo qualche torneo in attesa di ripartire con i campionati a settembre, ottobre. Abbiamo necessità di rianimare il bocciodromo, soprattutto per non perdere contatto con l'aspetto sociale“.