Quaranta soci, venticinque atleti, sette donne e nove juniores: sono i numeri dell’ASD Otranto, società bocciofila pugliese presieduta da Adelio Loschi, che opera nella penisola salentina. L’attività sportiva è incentrata esclusivamente allo sport per tutti “con la voglia di crescere”, l’obiettivo del segretario del club, Antonio Spano.
“Il nostro fiore all’occhiello sono le donne e i giovani – ha proseguito il dirigente della società otrantina – Le atlete avrebbero dovuto partecipare al Campionato di Promozione di Società, ma sono state fermate dall’emergenza sanitaria. Contiamo, comunque, l’anno prossimo di iscrivere nuovamente la squadra. Le nostre donne hanno passione, si allenano da sole, ma anche con noi uomini. Si è creata una bella sinergia”.
“Siamo riusciti a portare al bocciodromo anche nove giovani – ha sottolineato con orgoglio Antonio Spano – I nostri under, un gruppo misto di ragazzi e ragazze dai 13 ai 15 anni, arrivano dal progetto scolastico ‘Bocciando si Impara’. Si sono appassionati al nostro sport dopo aver prima approcciato alle bocce nella palestra della scuola e, poi, nelle lezioni svolte al bocciodromo”.
L’ASD Otranto, fondata nel 1982, per rilanciare le proprie attività, organizza manifestazioni e gare promozionali. “Passione per lo sport delle bocce, entusiasmo e dedizione verso il nostro territorio sono le caratteristiche che ci spingono a promuovere la disciplina boccistica all’esterno. Siamo una piccola società e stiamo cercando di ingrandirci”, le parole di Antonio Spano.
“Le bocciofile sono luoghi di aggregazione – ha ricordato il segretario dell’ASD Otranto – Oltre praticare lo sport delle bocce, c’è il gruppo che frequenta il circolo bocciofilo per giocare a carte, ma organizziamo anche momenti conviviali che uniscono tutti, dai più giovani ai più anziani. E questi sono i momenti che uniscono l’intera società”.
“Per il futuro abbiamo due ambiziosi obiettivi – ha concluso Spano – Con la squadra maschile di Seconda Categoria vogliamo provare a qualificarci alle final-eight dei Campionati di Società. Inoltre, vorremmo aprire il nostro circolo bocciofilo alle persone con disabilità. Per far ciò, dovremo adeguare il bocciodromo e, dunque, avviare anche un percorso di bocce paralimpiche”.