Ha 107 anni, ma ogni stagione che passa trova il cosmetico adeguato. Longevità e vitalità gli derivano dalla passione che i pionieri delle bocce portarono avanti sotto le sicentesche mura di Genova, meglio note come Mura dello Zerbino. E' lì che l'Associazione Bocciofila Genovese, per tutti Abg, coniuga da sempre sport e fratellanza, contesa agonistica e il bello dello stare insieme. Per avere un'idea della notorietà dei campi dello Zerbino, basti pensare che in Cile il gioco del volo è chiamato “u zerbin” e “Zerbin” divenne il nome del regolamento internazionale della Federazione Cilena.
“ Abbiamo riaperto il 25 maggio – esordisce il presidente Salvatore De Marchi – ma soltanto per consentire la ripresa degli allenamenti sui campi esterni. Rispettando le norme, funziona soltanto il bar, mentre sono ancora chiuse la sede e le sale gioco “.
Il massimo responsabile non nasconde la sua preoccupazione per le difficoltà figlie della chiusura forzata.
“ I problemi gestionali – aggiunge – si sono acuiti. La nostra associazione annovera circa trecento soci e oltre un centinaio di tesserati agonisti sia di volo che di petanque. Per mantenere fede ai nostri impegni e non perdere la nostra presenza nei massimi campionati di entrambe le specialità, dobbiamo allargare la nostra vocazione boccistica ad altri sport. Mi riferisco al tennis, al calcetto, al beach volley, all'hockey, all'atletica, al tiro con l'arco. Discipline che usufruendo delle nostre strutture ci consentono di affrontare il problema economico derivante dalla complessa attività boccistica “.
Attività che si esplica sui 4 campi coperti e 4 scoperti, dedicati al volo, e degli 8 coperti e 20 scoperti, riservati alla petanque. Come ha sottolineato il presidente De Marchi, l'Abg è tutt'ora impegnata in tre competizioni di alto livello. Nel campionato di serie A2 del volo, i rossoblù dello Zerbino avrebbero potuto aspirare alla disputa dei playoff, ma a due giornate dal termine della regular season stazionano a centroclassifica, in attesa di chiudere la stagione a settembre e programmare quella nuova. Al contrario, l'aritmetica lascia ancora speranze di playoff alle donne della petanque impegnate nel massimo torneo, mentre i maschi della A2 devono consumare soltanto un turno per mettere fine ad un campionato che avrebbero potuto condurre da leader.
Questi sono i punti di riferimento che l'Abg offre ai praticanti dei settori giovanile e femminile. Entrambi costituiscono da sempre un impegno inderogabile per il club genovese che grazie alle peculiarità del suo impianto ha sempre fornito ospitalità ad ogni tipo di evento dedicato ai giovani e alle scuole, e non solo. Attualmente sono una trentina i ragazzi che partecipano ai campionati giovanili, suddivisi nelle categorie under 18, under 15 e under 12, sia del volo che della petanque. A loro si dedicano gli istruttori Bruno Scovazzi e Ivo Parodi, con due sedute la settimana. Numeroso anche il gruppo di non tesserati provenienti dal progetto scuola e dai centri estivi, affidati a Parodi il martedì e sabato. Occhio di riguardo anche al settore femminile, nel segno della tradizione, con 9 atlete partecipanti all'attività petanquistica nazionale e 8 a quella del volo, queste ultime protagoniste nei campionati e gare regionali.
Nel variegato universo Abg non manca l'ormai consolidato impegno nei confronti dell' inclusione sociale. Quella riservata a 24 disabili intellettivo relazionali che, dopo una lunga esperienza maturata all'interno del Gruppo Sportivo Anffas genovese, sono confluiti nell'Abg, sotto le cui insegne partecipano agli eventi a loro riservati. Il martedì pomeriggio e il sabato mattina, i campi dello Zerbino ospitano la loro attività, seguiti dagli storici istruttori Francesco Bottaro, Cinzia Garibaldi e Michele Pagano, ideatori tra l'altro del progetto di gioco integrato adattato al bocce beach già sperimentato lo scorso anno a Loano.