Lo sviluppo del movimento boccistico passa anche attraverso i CAB, che incentivano il movimento femminile, giovanile e paralimpico delle bocce.
La FIB Calabria, dallo scorso mese di aprile, può contare su ben tre Centri Avviamento Bocce. Dopo la Polisportiva Malaspina di Lamezia Terme e Villa Arangea di Reggio Calabria (da marzo 2021), l’ultimo nato è quello dell’ASD Gruppo Bocciofilo Città di Cosenza la cui istituzione è stata deliberata dal Consiglio Federale della Federbocce lo scorso 28 aprile.
La nascita del CAB cosentino è stata cercata e fortemente voluta in sinergia dalla società rossoblù (la cui presidenza è nel frattempo passata dalle mani di Francesco Schittzer a quelle di Andrea Moretti che ha sposato in toto il progetto), dal presidente della Fib Calabria, Francesco D’Ambrosio (storico dirigente dei cosentini) e dal delegato provinciale Eugenio Gaudio. D’altronde la società più antica del movimento boccistico calabrese (84 anni di storia) le carte in regola per essere il terzo CAB calabrese. A cominciare dall'attività boccistica certificata per almeno 5 atleti per categoria, per arrivare all’omologazione e piena accessibilità dell’impianto boccistico utilizzato, con particolare riguardo per la sua fruizione da parte dei disabili motori, per servizi e spogliatoi. Città di Città di Cosenza è stata infatti fra le prime società di bocce del territorio calabrese ad accogliere atleti con sindrome di Down, che si allenano anche tre volte alla settimana da due anni, nel bocciodromo di Piazza Amendola in centro città. Ciò è stato possibile grazie alla convenzione sottoscritta fra il team bruzio e l’A.I.P.D. Cosenza (Associazione Italiana Persone Down) su proposta e sotto l’egida del Comitato Italiano Paralimpico di Cosenza guidato da Deborah Granata.
«Già da alcuni anni il Consiglio direttivo della società – spiega il presidente della FIB Calabria, D’Ambrosio – aveva intenzione di costituire il CAB. Oggi sono già dieci le atlete, dieci i giovani ragazzi in rampa di lancio e dodici gli atleti disabili tesserati».
Numeri da non sottovalutare per un neo CAB, confermati ed enfatizzati anche dal segretario della società, Davide Conte e che certificano la bontà del progetto. Ma non finisce qui: per il 2022 il team rossoblù – prima squadra ad organizzare in Calabria una manifestazione “Lui&Lei” nel 1983 - conta di avere anche una squadra iscritta al campionato di società femminile di raffa. In tale prospettiva si ripartirebbe da Anna D’Elia (due titoli nazionali e un secondo posto per lei) e Antonella Donato, trascinatrici della squadra di Sala (Cz) alle ultime final four scudetto.
E ancora: il Città di Cosenza può a ragione considerarsi una delle migliori fucine di talenti calabresi. Negli anni infatti ha lanciato e poi valorizzato, con D’Ambrosio responsabile giovanile, i campioni italiani di terna 2019 Fabio Toteda, Domenico Giannotta, Andrea Granata (cresciuti sull’asse San Paolo Cs – Città di Cosenza), così come i fratelli Andrea e Pierpaolo Tagliente, solo per citarne alcuni.
Inoltre la bocciofila rossoblù – la cui prima squadra milita nel campionato di Serie A2 nazionale mentre quella di Seconda Categoria ha da poco festeggiato il titolo regionale – dall’autunno prossimo sarà sede del centro tecnico regionale della Fib Calabria che insieme al CAB ne fanno un’imprescindibile scuola boccistica calabrese. Per una società che matura ma non invecchia, guarda ai giovani senza mettere da parte i suoi valori e la sua importante tradizione.