Benefici psicofisici delle bocce sulle donne, a Castel del Giudice presentato il sondaggio
Lo scorso 28 maggio a Castel del Giudice (Is) nell'ambito del convegno "Bocce: sport, socialità e benessere", organizzato dalla Fib Molise e dalla Fib Basilicata, sono stati presentati i risultati di un sondaggio sottoposto alle donne bocciofile, al fine di avere un primo quadro sintetico sui benefici psicofisici delle bocce sulle donne.
Il sondaggio è stato veicolato tramite canali informali web e social nel periodo compreso tra il 22 aprile e il 23 maggio scorso.
Hanno risposto all'intervista 106 atlete da tutta Italia; di queste il 55,7% ha un'età compresa tra i 40 e i 60 anni e gioca prevalentemente da più di 10 anni (47,2%). Ma se anche questo dato conferma che l'approccio alle bocce anche per le donne avviene in età matura, una volta superata l'età della stabilizzazione lavorativa e familiare, sorprende positivamente che il 42,5% pratica le bocce da meno di 5 anni, a dimostrazione che si sta verificando l'ingresso di nuove atlete che stanno rinnovando il settore.
Una donna su due ha dimestichezza con il movimento, avendo praticato o praticando altri sport, ma nell'approccio fisico alle bocce la gran parte ha trovato difficoltà ad imparare ad eseguire la bocciata (61,3%), il gesto tecnico più complesso del nostro sport.
Di qui ne consegue che a livello fisico giocare a bocce ha migliorato la coordinazione (43,4%) ed il controllo del proprio corpo (33%).
Psicologicamente invece sono la concentrazione e l’autostima i due aspetti che le giocatrici ritengono di avere accresciuto di più rispetto ad altri, come la motivazione, l’accettazione del proprio corpo o l'elaborazione di strategie.
Complessivamente metà del campione (il 49,1%) ha testimoniato di essere stata molto formata nel carattere grazie alle bocce, segno che come sempre lo sport veicola valori, comportamenti e relazioni formative favorevoli alla persona.