L'impianto di viale Resistenza è chiuso da giorni, da prima ancora che Codogno diventasse “zona rossa”. “Sono entrato nel bocciodromo e l'ho trovato deserto. Numerosi bocciofili si erano ammalati di strane polmoniti e la cosa mi aveva insospettito”. Da qui la decisione di sospendere tutte le attività. “Abbiamo perso degli amici cari, altri sono ricoverati tuttora in ospedale”. Comincia così il racconto di Giorgio Ettami, presidente e tecnico della Codognese 88, prestigiosa bocciofila lodigiana. Vietato, però, arrendersi: “Approfittiamo di questa pausa per puntellare ulteriormente la squadra, anche in vista della prossima stagione”. Due compagini militano in Prima Categoria (una è in corsa per accedere alle finali nazionali) e un'altra in Seconda. “Siamo ambiziosi e miriamo all'Alto Livello. Abbiamo disputato l'andata contro la Fratelli d'Italia ed eravamo in procinto di svolgere il ritorno in casa. Poi è scoppiata l'emergenza”. Dopo la trasferta alcuni “big” sono finiti in isolamento, a scopo preventivo. A Codogno le giornate trascorrono diversamente dal solito: “La mia famiglia ed io stiamo bene. Adesso si lavora da casa”, prosegue il presidente. Una vita in giro per il mondo, la sua: Ettami è direttore commerciale e socio della T.M.E. (fra l'altro sponsor della Codognese 88), una delle aziende leader mondiali nella produzione di impianti di confezionamento del caffè, avente sede a Fidenza. Quando è esplosa l'epidemia, Ettami si trovava a Dubai. “Mi ero consultato con i medici, con il mio avvocato e con le autorità: mancando da casa da diverso tempo avrei potuto evitare l'isolamento. Ho deciso di rientrare per stare vicino alla mia famiglia. Da Dubai ho fatto tappa a Catania, poi a Milano, da mia figlia”. Giunto a Codogno, da lì non è più uscito: “Non viviamo segregati, possiamo fare tutto ciò che vogliamo, a condizione di non uscire dalla zona rossa”. Il ritorno alla normalità è prematuro: “Appena sarà possibile, riapriremo il bocciodromo, ma certo previa accurata disinfezione dei locali. Nel frattempo restiamo uniti e manteniamo i contatti via chat”.
Il Presidente Federale Marco Giunio De Sanctis è vicino alla Codognese e a tutti i bocciofili italiani che lottano contro il virus: “Rivolgo a loro e alle loro famiglie i miei auguri più sinceri ed esprimo la solidarietà e l’affetto dell’intera Federazione”.