Stella d’Oro al Merito Sportivo, oltre cinquecento soci, ben 144 manifestazioni organizzate negli ultimi 17 anni, tra cui sei campionati italiani e una kermesse continentale juniores, cinque titoli italiani conquistati dai propri atleti. È questo il ricco curriculum di una delle società storiche del panorama boccistico italiano: l’Arci Bocciofila Persicetana di San Giovanni in Persiceto, centro di poco più di 28mila abitanti, 30 chilometri a nord di Bologna.
Un impianto, come pochi ce ne sono in Italia e nel mondo, dotato di dieci corsie da gioco, una sala con nove tavoli da biliardo, una sala tv, una sala riunioni, un ampio spazio dedicato al gioco delle carte. Tra le attività, anche la tombola, a cui si gioca il giovedì e il sabato, eccezion fatta per il periodo estivo.
L’attività che si svolge alla Persicetana è intensa e comprende anche quelle socio-culturali e di beneficenza con l’adozione di bambini a distanza e l’organizzazione di cene per raccogliere fondi da destinare alle organizzazioni di volontariato.
La Persicetana, attualmente presieduta da Dante Tugnetti, è stata fondata nel 1933, ma l’attuale struttura risale agli anni ’70, grazie all’intuizione di diversi appassionati, che sottoposero il progetto all’amministrazione comunale. La struttura vide la luce, non solo grazie alla concessione gratuita del terreno da parte del Comune, ma, anche e soprattutto, grazie all’autofinanziamento e alle circa 24mila ore di lavoro volontario per la costruzione del Palabocce.
La Persicetana, oggigiorno, è un grande centro polivalente, frequentato da oltre 500 cittadini. “Un luogo dove la comunità si identifica nelle sue radici e nel suo spirito”, ha confidato il vice-presidente Francesco Furlani.
La Bocciofila Persicetana è una società particolarmente attiva. Ogni anno riesce a organizzare almeno otto manifestazioni: il Master regionale, una gara provinciale individuale e due a coppia, una gara regionale individuale e una a terna, una gara regionale individuale femminile e una nazionale juniores. Nel 2018 ha organizzato i Campionati Europei Juniores, nel 2019 (con bis nel 2020) le final four dei Campionati di Società di Serie A maschili e femminili.
A presiedere da due anni il Comitato Organizzatore Locale delle final four dei tricolori societari è il vice-presidente del club, il 30enne Francesco Furlani, già presidente del COL dei Campionati Europei Juniores.
“Mi sono appassionato alle bocce grazie a mio nonno, tra i fondatori della struttura – racconta Furlani – A dodici anni ho iniziato a frequentare la bocciofila, innamorandomi di questo sport anche per i suoi racconti relativi alla storia della Persicetana, per la quale mio nonno è stato tra le persone sempre a disposizione. Sono entrato, così, orgogliosamente nel Consiglio direttivo della Bocciofila Persicetana nel 2012, a 23 anni, ma già da qualche tempo ero il responsabile del tesseramento e della commissione sportiva del club. Dal 2014 sono il vice-presidente”.
“Ho questa doppia passione – ha proseguito Francesco Furlani – Mi metto a disposizione come dirigente e, quando riesco, cerco anche di giocare. Tra le altre cose, nel 2019 ho anche vinto il Campionato di Promozione di Società di Terza Categoria a Padova”.
“Credo che la Persicetana rappresenti un esempio di come si gestisca virtuosamente una società e una struttura sportiva – le parole del vice-presidente – Siamo aperti dalle 6 del mattino a mezzanotte e abbiamo cinque dipendenti a tempo indeterminato, tra coloro impiegati al bar e il personale amministrativo”.
Un rapporto tra il presidente Dante Tugnetti e il vice Francesco Furlani di estrema fiducia e di complementarietà. “Dal presidente ho solo da imparare – ha ammesso Furlani – Ha una grande esperienza e ci fidiamo a vicenda. Diciamo che nessuno dei due si vede senza l’altro. Nel Consiglio direttivo siamo in tredici e ognuno ha un compito. Io mi occupo della parte sportiva e dei rapporti con la Federazione Italiana Bocce, favorito anche dal mio ruolo di consigliere regionale della FIB Emilia Romagna. Dato il mio rapporto con i vertici federali, posso dire come negli ultimi tre anni la Federbocce abbia cambiato marcia, dal punto di vista della promozione della nostra disciplina, dell’importanza data a giovani, donne e diversamente abili, della comunicazione e dell’immagine. Io auspico che tutte le bocciofile inizino ad aprire ai giovani dirigenti. Noi siamo il futuro della disciplina sportiva, pur non tralasciando le radici, fonte inesauribile di esperienza”.
Furlani volge uno sguardo anche al movimento boccistico sul territorio regionale, “siamo un territorio aperto da sempre all’associazionismo e che ha sempre dato importanza alle bocciofile, viste come luogo sportivo, ma anche ricreativo, culturale e sociale. Per questo motivo, la nostra federazione ha una forza enorme e noi giovani dirigenti dobbiamo seguire le indicazioni federali per portare lo sport delle bocce al posto che meritano nel contesto sportivo, sociale e culturale del Paese”.