I primi giorni di giugno avrebbe aperto il cassetto dove custodiva il suo sogno. Quello di vestire la maglia azzurra. Purtroppo per Sara Ferrera, genovese classe 2003, tesserata per l'Abg, la telefonata del commissario tecnico Riccardo Capaccioni con la convocazione per l'Europeo di petanque a terne di Almeria, non ha trovato un seguito a causa dello stop imposto dal malvagio covid. Lei è un frutto del progetto Sport a Scuola. “ In quarta elementare – precisa Sara – la maestra della Giovine Italia, aveva aderito al progetto che prevedeva di provare alcune discipline sportive. Ci portò nella vicina bocciofila Abg e subito mi appassionai. In estate mi ero un po' persa; poi invece in inverno ricominciai e iniziai a frequentare i corsi. Da quel momento è partito il mio percorso bocciofilo, sotto l'occhio vigile dell'istruttore Ivo Parodi, e per un certo periodo di Ivana Quaglia “.
Un percorso che papà Carlo, ex giocatore del volo, e mamma Carla, hanno agevolato sin dall'inizio, condividendone le tappe. Sara, che frequenta il quarto anno del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Genova, ha iniziato a frequentare pure i podi dei campionati italiani. Un bronzo individuale under 15 nel 2016 e un terzo posto a coppie con Giacomo Caligiuri nel 2017. Ma le migliori soddisfazioni, Ferrera se le è tolte nel massimo campionato femminile. “ Sono due anni – sottolinea – che partecipo alla serie A con l'Abg, ed è lì che ho vissuto i momenti più belli, potendomi confrontare con le migliori atlete nazionali. Una esperienza positiva, anche grazie al rapporto che si è instaurato con le compagne di squadra. Soprattutto con Serena Sacco. La considero un po' il mio mentore. Sempre pronta a dispensare consigli, grazie all'esperienza maturata, e sempre disponibile. Un'ottima compagna in tutti i sensi. Anche da Laura Cardo e Valentina Petulicchio, entrambe dotate di un eccellente curriculum, cerco di attingere molto sotto il profilo tecnico “.
La stagione 2019-2020 si è chiusa con un quinto posto per l'Abg e Sara Ferrera si è posta in luce come bocciatrice, schierata quasi sempre nelle terne. “ Si, il mio ruolo è quello – afferma – e credo di aver disputato una ventina di partite ed alcune a coppie. Ora purtroppo siamo ferme. Facevamo due allenamenti la settimana, uno tecnico con Parodi e l'altro in partita con Marco Sacco. Speriamo di poter riprendere l'attività a gennaio con il nuovo campionato “. E tiene le mani a portata di quel cassetto che non ha potuto aprire, conservando da un lato la paura e dall'altro la determinazione di poter dare il meglio di se stessa con quella maglia.