Loana Capelli, classe 1973, lombarda, un palmares che conta tre titoli mondiali a squadre, due europei a squadre, un World Games a coppia con Elisa Luccarini nel 2009 a Taiwan e quattro campionati italiani individuali. Dal 1995 al 2009 la campionessa di Malalbergo ha vinto tutto quanto c’era da vincere e la voglia di giocare ancora intatta. Tesserata per la Bocciofila Arci Canova Budrio, nel campionato di società gioca in prestito alla Cortona Bocce.
“Le bocce sono la passione sportiva nata a otto anni nel cremasco – ha affermato l’ex iridata – Ho giocato con costanza in tutte le categorie giovanili insieme ai ragazzi. Mi sono trasferita a Bologna dopo la scomparsa di mia mamma, che è stata fino ai miei 20 anni la prima tifosa. La morte di mia madre mi ha fatto avvicinare al mondo boccistico bolognese. Avevo voglia di cambiare aria e tutti i fine settimana andavo a giocare a Bologna con Elisa Luccarini, con la cugina Laura e tutto il gruppo di atlete emiliane. Ho avuto la fortuna di trovare lavoro in Emilia e, così, mi sono trasferita a Malalbergo”.
“Ho continuato a giocare a bocce anche per mia mamma, sempre presente alle mie gare – ha raccontato l’ex azzurra – Quasi un segno del destino, ho vinto il mio primo titolo italiano nel 1995 a Reggio Emilia pochi mesi dopo la sua scomparsa. Di lì in avanti è stato un susseguirsi di titoli, tra Mondiali, Europei e tricolori”.
“Delle bocce mi è sempre piaciuto il carattere sociale del nostro sport – le parole di Loana Capelli – Mi ha sempre affascinato quell’unione tra l’aspetto sportivo-agonistico e quello festoso, tipico dei bocciodromi, sia prima che dopo ogni gara. Il bocciodromo è bello viverlo appieno, sia quando ti alleni e gareggi sia quando hai modo di socializzare con gli altri iscritti. Le generazioni a confronto sono un tesoro tipico della nostra disciplina sportiva”.
“Mi sono tolta delle belle soddisfazioni e io mi riferisco solo alle vittorie, i piazzamenti non li considero – ha ammesso Capelli col sorriso sulle labbra – Credo che, tra le vittorie, la più bella sia stata quella a Paso Fundo, in Brasile. Era settembre, in Italia era caldo e ci aspettavamo un clima simile anche in Sud America, ma lì era la prima settimana d’inverno. Faceva un freddo pazzesco. È un aneddoto che, spesso, ricordiamo”.
“Vincere con la maglia azzurra è un qualcosa di indescrivibile – il pensiero della 48enne – Appena si vince, si alza lo sguardo al cielo, come segno di ringraziamento per chi non c’è più e per chi ti è sempre vicino. L’emozione è intensa durante l’Inno di Mameli rispetto al momento del lancio della boccia vincente. In campo, infatti, prevalgono la concentrazione e la freddezza, mentre sul podio si liberano tutte le emozioni”.
Loana Capelli, nel 2019, ha ottenuto nove secondi posti, “ho sempre avuto un calo di concentrazione nelle finalissime disputate”.
“Passato il 2020 senza giocare – ha concluso l’atleta della Bocciofila Arci Canova Budrio – speriamo nel 2021. Tutti ci auguriamo di poter ripartire alla grande”.