Francesca Carlini, classe 1995, e una vita caratterizzata dallo sport. Prima come calciatrice, poi come atleta del Volo. “Per un paio di anni, dal 2008 al 2010, ho giocato sia a calcio che a bocce – ha raccontato la giocatrice ligure – Facevo il portiere o il centrocampista e ho lasciato il calcio quando non ho potuto più giocare insieme ai ragazzi e, nell’area in cui abito, non c’erano squadre femminili. Così ho iniziato a dedicarmi anima e corpo alla disciplina boccistica. Sui rettangoli verdi, adesso, mi limito ai tornei amatoriali di calcio a 7”.
“Ho iniziato a giocare a bocce a Carcare, in provincia di Savona – le parole di Carlini – Ho partecipato a un’iniziativa, denominata Campi Solari, in cui d’estate i ragazzi potevano provare tutte le discipline sportive. E io mi sono appassionata alle bocce. Ho scoperto, qualche tempo dopo che ho iniziato, che anche il mio bisnonno paterno, Livio Bazzano, era un giocatore. Evidentemente, avevo la passione che scorreva nelle vene, ma non lo sapevo”.
La 26enne, dopo aver difeso i colori della società di Carcare e, poi, dell’Assunta Genova, ora, gioca con la Borgonese, “squadra con cui proveremo a vincere il terzo scudetto consecutivo”, ha sottolineato Carlini.
Per l’atleta savonese, nel palmares, cinque titoli italiani e due secondi posti agli Europei, entrambi nel 2017, uno a Saluzzo con la maglia azzurra in coppia con Gaia Falconieri, l’altro con la Borgonese a Lubiana nella Coppa Europa.
“La passione mi porta a percorrere tanti chilometri per giocare – ha spiegato Francesca Carlini – Mi alleno a Carcare, mentre per giocare col mio club, tra andata e ritorno, percorro circa 360 chilometri”.
“Mi piace bocciare e sono un’appassionata del tiro di precisione – ha proseguito la 26enne – Il mio record personale è di 30 su 37. Quest’anno voglio allenarmi bene e giocare al meglio delle mie potenzialità”.
“Mi alleno due volte a settimana – ha affermato Carlini – In questo periodo devo conciliare bene gli impegni sportivi con quelli di lavoro. Sto svolgendo il Servizio Civile Regionale con la Croce Bianca. Sono autista soccorritrice e, quindi, in piena emergenza sanitaria è facile immaginare quali siano le pressioni lavorative di questo momento. Mi sono vaccinata a gennaio e spero che la campagna vaccinale possa proseguire velocemente. È importante tornare alla normalità, poiché i danni psicologici della pandemia sono tanti. Noi abbiamo la fortuna di poter pensare anche ad altro, grazie allo sport. È indubbio che occorra la massima attenzione e giocare in sicurezza, ma giocare ci permette di poter trovare una valvola di sfogo dopo un anno in cui stiamo vivendo con tante restrizioni e limitazioni”.
“Ad Alassio, a ottobre, ci saranno i Mondiali – le parole di Francesca Carlini – Sarà una bella lotta per la convocazione, poiché ci sono tante valide atlete. Io abito a 40 minuti d’auto da Alassio, sarebbe un onore per me vestire l’azzurro nella mia regione. Sarebbe un sogno”.