Un nuovo corso per Istruttori Tecnici di Specialità di Primo Livello. È stato un fine settimana impegnativo al Centro Tecnico Federale di Roma, dove si è tenuto il primo corso rientrante nel Sistema Nazionale Qualifiche Tecniche (SNaQ), risultato ottenuto grazie al lavoro sinergico tra la Federazione Italiana Bocce e la Scuola dello Sport del Coni, seguendo i piani formativi di quest’ultima, allineati tra tutte le discipline sportive.
Venti le ore di lezione per un corso che avrà un’appendice anche sui territori con dodici ore di pratica e l’affiancamento di un istruttore tecnico, oltre a trenta ore di tirocinio, quest’ultimo svolto a supporto di tutto quanto attenga la sfera sportivo-agonistica della propria specialità.
Filo conduttore del corso: l’attività motoria nell’età evolutiva attraverso un approccio alla disciplina sia dal punto di vista sportivo che inclusivo.
Sempre più frequente, inoltre, la partecipazione ai corsi organizzati dal Centro Studi della Federbocce di laureati in Scienze Motorie, i quali decidono, dopo il percorso universitario, di specializzarsi anche nella disciplina sportiva boccistica.
Un corso dall’alto contenuto formativo, caratterizzato dall’elevato profilo dei docenti con una formula ricca, attraente e divertente.
A rappresentare la Federbocce, nonché tra i relatori con un intervento sull’ordinamento sportivo nazionale e internazionale, il presidente federale Marco Giunio De Sanctis, il quale ha sottolineato come “finalmente anche la nostra Federazione, così come tutte le altre, si sia allineata alle direttive del Coni con l’organizzazione di corsi dello sport, seguendo i criteri dettati dal Coni e dal Miur. Chi si qualifica con i corsi che, oggigiorno, organizza la Federbocce, attraverso il Centro Studi, ottiene un grado di formazione riconosciuto dal massimo ente sportivo e dal Ministero di riferimento”.
I corsi per la qualificazione delle figure che lavorano nell’ambito della Federbocce sono stati un’altra rivoluzione di questo Consiglio Federale.
“Premesso che la formazione è importante in ogni settore in cui si opera e, dunque, strategico per portare avanti determinate attività – questa è la sfera, negli anni passati, completamente abbandonata, se si fa eccezione soltanto per la figura dell’allenatore, ma senza alcuna specializzazione. Oggi ogni corso ha un suo livello di nozioni e apprendimento, che va dai concetti per chi lavora con i giovani fino alla figura del tecnico delle prime squadre. Ci siamo allineati con tutte le altre discipline sportive. Non poteva essere altrimenti, perché senza figure qualificate avremmo problemi nel seguire quanto sta mettendo in campo ‘Sport&Salute’, che sta portando avanti progetti e iniziative di valore, partendo dalle scuole, per i quali occorrono le giuste professionalità”.
Un altro successo riguarda il sempre maggiore interesse ai corsi della Federazione Italiana Bocce dei laureati in Scienze Motorie.
"Questi sono i laureati dello sport, ai quali mancano le nozioni e le cognizioni delle bocce. La formazione di queste figure, per noi, è molto importante. Siamo nella fase in cui occorre far comprendere, da Nord a Sud, che siamo uno sport alla stessa stregua delle altre discipline. L’inserimento nelle società bocciofile dei laureati in Scienze Motorie, qualificati dai corsi della Federbocce, permetterebbe a tutte le latitudini di cambiare la mentalità all’interno dei bocciodromi. Non mi stanco mai di ripeterlo. Siamo una Federazione dall’alto contenuto sociale e, al contempo, anche dall’alto profilo agonistico-sportivo. La circostanza che questo corso si concluderà sui territori con una parte pratica – testimonia l’indirizzo volto a trasmettere alle società bocciofile le nozioni apprese dagli allievi, al fine di svecchiare la mentalità delle stesse, portando in tutte le regioni una nuova visione dello sport delle bocce”.