Una delle novità introdotte da questo Consiglio Federale è stato il Centro Studi e Formazione FIB, avviato nel 2018 con lo scopo di razionalizzare ed implementare la didattica legata alle Bocce. “Il Consiglio Federale ha creduto nel progetto del Centro Studi, lo ha ritenuto centrale nella sua politica e lo ha valorizzato rendendolo il fulcro della didattica e, più in generale, delle proposte culturali e formative della FIB” dichiara il Responsabile Politico del Centro stesso, Giancarlo Gosti. Il Centro Studi si occupa infatti di fornire un indirizzo coerente alla didattica generale della Federazione, interagendo con tutti i suoi settori: Tecnico, Arbitrale, Scolastico e Dirigenziale, Promozionale. Molteplici sono gli aspetti di cui il Centro Studi si è occupato in questi suoi primi anni di vita. Prosegue Gosti: “Siamo partiti dalla nuova definizione dei quadri tecnici allineandoli alle indicazioni della Scuola dello Sport, inserendo anche alcune figure nuove, come l’Istruttore Giovanile, e immaginando un percorso a tappe per chi si approccia alla nostra disciplina con voglia e determinazione a crescere. Abbiamo rivolto diversi corsi ai Laureati in Scienze Motorie, riuscendo a coinvolgerli nella nostra Federazione, abbiamo aggiornato le figure curricolari nell’ambito promozionale e con un occhio sempre rivolto al settore paralimpico. Tecnici, Arbitri e Classificatori di Boccia sono entrati in organico grazie ai corsi di formazione specifici ma il tema del paralimpismo e i moduli didattici correlati allo sport paralimpico sono stati introdotti anche nei corsi per Tecnici, Istruttori ed Educatori Sportivi Scolastici, evidenziando così la forza inclusiva delle bocce”. Per realizzare obiettivi così importanti è necessaria una struttura operativa, un ufficio preposto coordinato con competenza dalla Responsabile Ufficio Formazione Dott.ssa Stefania Lella. “Il Centro Studi, fortemente voluto dal presidente De Sanctis, estremamente attento alla crescita culturale della FIB, recepisce le necessità del territorio, ascolta e valuta, per poi fornire una risposta efficace ed univoca per tutti, rendendo partecipi e attivi i Comitati Regionali, laddove poi verrà effettivamente realizzata la maggior parte dei Corsi” aggiunge il Responsabile Politico. Particolare attenzione è stata rivolta al settore scolastico, potenziale fucina per giovani atleti. “Grazie al lavoro diretto del Prof. Dario Naccari e dell’apposita Commissione abbiamo ridefinito il Progetto ‘Bocciando si impara’, rendendolo sempre più attuale e integrandolo secondo le nuove necessità. Per l’anno scolastico appena partito c’è ‘Bocciando si impara…in sicurezza’, un ulteriore aggiornamento sulla base delle esigenze scaturite dell’emergenza Covid, un’opportunità sia per gli istituti scolastici che per le società. Durante il lockdown abbiamo lanciato ‘Bocce in casa’, un progetto innovativo, pensato e definito come un ‘laboratorio virtuale’ che ha ricevuto apprezzamenti sia dal MIUR che dal CONI e dal CIP”. Proprio il periodo per lockdown ha visto il Centro Studi protagonista della politica federale. “La formazione non si è fermata; tutto ciò che era previsto attraverso le consuete lezioni frontali è stato riprogrammato attraverso la didattica a distanza. Notevole è stata la partecipazione ai corsi on line, che tuttora proseguono” conclude Gosti. Il Centro Studi è un’innovazione nella politica federale, che consente alla FIB di allinearsi agli indirizzi della Scuola dello Sport, del CONI e del CIP e di questo ne è testimonianza la maggiore partecipazione ai progetti nazionali come ‘Scuole Aperte allo Sport’, progetto di promozione e avviamento allo sport promosso da Sport e Salute o come il progetto del CIP ‘Lo Sport paralimpico va a scuola’. La centralità della formazione è stata più volte ribadita e messa in pratica, ampliando il panorama delle figure tecniche, sempre più preparate e professionali a disposizione della Federazione e delle società, sia per consolidare e implementare l’attività in essere che per sviluppare progetti promozionali sempre più efficaci.
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