Dalla pallacanestro in carrozzina alle bocce paralimpiche, la storia dell'Istruttore Giovanile Piero Di Santo
Piero Di Santo è un atleta in carrozzina della Bocciofila Avis Campobasso. Sportivo a tuttotondo, nella sua vita da persona con disabilità, il 35enne molisano ha praticato il tennis e la pallacanestro in carrozzina. Sotto canestro, a Termoli, ha giocato, da protagonista, diverse stagioni in serie B con la Fly Inail Molise, club di cui è stato anche membro del Consiglio direttivo. Fino a 20 anni, invece, prima di vivere la sua seconda vita, una carriera da calciatore in Lombardia.
“Dopo l’incidente ho mantenuto la mentalità sportiva, acquisita da ragazzo quando giocavo a calcio, grazie alla SBS Bergamo, associazione senza scopi di lucro, nata per iniziativa di alcune persone con disabilità motoria, che attraverso lo sport hanno ritrovato lo spirito e l'efficienza fisica necessari per un reinserimento sociale completo”, ha spiegato il 35enne.
Per Piero Di Santo, il 24 giugno 2020, è arrivato un grande traguardo: è diventato Istruttore Giovanile dopo aver seguito e superato il relativo test del corso organizzato dal Centro Studi della Federazione Italiana Bocce e dalla FIB Puglia.
“La passione per questa disciplina è scoppiata grazie a un amico che mi ha invitato a provare a disputare una partita e mi sono letteralmente innamorato delle bocce paralimpiche – ha affermato l’atleta residente a Cercepiccola, centro di 625 abitanti in provincia di Campobasso – L’aver conseguito la qualifica di Istruttore Giovanile mi ha riempito di gioia, poiché ora avrò modo di stare a contatto con i ragazzi, con cui poter condividere momenti di sport, ma soprattutto di vita. Credo che, a livello sportivo e umano, possa dare tanto ai giovani”.
“Il mio obiettivo è quello di cercare di spronare quante più persone possibili ad avvicinarsi al bocciodromo, luogo dove si realizza la massima integrazione sociale. La Federazione Italiana Bocce, negli ultimi tre anni, ha fatto tanto per il mondo paralimpico. E questo è un grande merito che va all’attuale governance. Per noi è stata una grande svolta – ha affermato Piero Di Santo – In questa opera, comunque, anche in Molise abbiamo solide basi, poiché, su spinta del presidente regionale Angelo Spina, sia l’AVIS Campobasso che la Bocciofila Monforte lavorano sodo sotto questo aspetto. Nella mia società, presieduta da Giuseppe Iacovino, inoltre, abbiamo il campione italiano 2019 di bocce paralimpiche, Mauro Piacente, il quale a Roma ha trionfato nell’Individuale Sitting”.
Piero Di Santo ricorda anche l’episodio che, in pochi secondi, gli ha cambiato la vita. Era il 23 ottobre 2006: a Bergamo, mentre camminava, fu investito. Uno di quegli attimi indelebili. “Il giorno dopo era il mio ventunesimo compleanno – il suo ricordo – Cosa ho pensato? Al fatto che fossi vivo e che avrei dovuto farmi forza per tornare a vivere”.
“A Bergamo avrei dovuto iniziare a lavorare – ha ricordato il 35enne giocatore di bocce – Qualche tempo dopo l’incidente preferii tornare nella mia terra, in Molise, dove ho trovato un deserto rispetto al tema della disabilità. Ancora oggi c’è da fare molto per migliorare la cultura”.
“L’aver praticato diverse discipline sportive mi ha consentito di vivere – ha concluso Piero Di Santo – Lo sport mi ha aiutato a socializzare, a stare con gli amici e a girare l’Italia. Io sono stato il primo molisano a disputare fuori regione un torneo di tennis in carrozzina (a Torino, ndr). Ho giocato, per tanti anni, a buoni livelli, anche a pallacanestro in carrozzina. Ora la mia vita, destinata ai cambiamenti, si è incrociata con lo sport delle bocce e mi sto allenando per iniziare a gareggiare in lungo e in largo per il Belpaese”.