Danilo Alberti e le sue due vite sui campi di bocce
La storia di Danilo Alberti è quella di un grande appassionato di bocce. L’atleta lombardo ha vissuto due vite sportive: la prima, lunga quasi quaranta anni, da normodotato, “sono stato un discreto giocatore di categoria A”; la seconda, da poco più di un anno, come atleta di bocce paralimpiche, “carriera iniziata con due finali perse ai Campionati Nazionali di Roma nell’ottobre 2019”.
Danilo Alberti, in carriera, ha vinto diverse gare di carattere regionale, ottenendo molti piazzamenti, grazie ai quali ha giocato nella categoria A, fino all’intervento con cui, nel 2018, si è resa necessaria l’amputazione di una gamba.
“A causa di un problema circolatorio ho dovuto subire l’amputazione di un arto inferiore – ha spiegato Danilo Alberti, portacolori della Canonichese di Canonica d’Adda – Mi è cambiata completamente la vita in due mesi. Nonostante ciò, non mi sono perso d’animo. Anzi, in ospedale, al Policlinico San Marco di Zingonia, ero io a rincuorare tutti, tanto che i medici hanno preso ad esempio per gli altri la mia esperienza”.
“Ero un ottimo bocciatore e ho giocato in A fino al 2017, tranne per un periodo durante il quale ho dovuto fermarmi, perché non riuscivo a conciliare gli allenamenti con il mio lavoro al quotidiano ‘Il Giornale’ – ha spiegato il vice-campione italiano di Sitting, sia nell’Individuale che nella coppia (con Giovanni Baruzza, ndr) – Mi sono dovuto fermare nel 2018 per la riabilitazione dopo l’amputazione della gamba e dal 2019 ho ripreso a giocare, iniziando la mia carriera in carrozzina”.
“Attualmente, a causa dell’emergenza sanitaria, siamo fermi, ma generalmente mi alleno due-tre ore al giorno – le parole di Danilo Alberti – Nel frattempo, sono diventato anche il segretario della Canonichese dopo la scomparsa del dirigente che si occupava della parte amministrativa del club”.
Prima della sospensione dell’attività agonistica per il Covid-19, Alberti stava prendendo parte al Campionato di Promozione di Società di 2^ Categoria, torneo a cui parteciperà nuovamente nel 2021, e aveva iniziato a disputare anche le gare tra i normodotati in coppia con Roberto Boracci, con cui giocherà durante la prossima stagione agonistica, non appena sarà possibile ricominciare a giocare.
“Mi sono dovuto reinventare puntista, ma all’occorrenza riesco anche a bocciare – precisa l’atleta lombardo – Continuo a giocare tra i normodotati e questa è la grandiosa forza del nostro sport. Alla ripresa delle attività, l’idea, insieme con il Delegato della FIB Bergamo, è quella di organizzare diverse manifestazioni di bocce paralimpiche nel bellissimo scenario del Centro Tecnico Federale di Bergamo”.