Sitting, a Campobasso finale lombarda: Alberti si impone su Cornaggia
Danilo Alberti della Canonichese ha vinto la gara nazionale a invito, denominata ‘Bocciando l’Indifferenza’, organizzata dalla Bocciofila Avis Campobasso e riservata agli atleti Sitting. In finale, l’atleta della società bergamasca ha superato Paolo Cornaggia della Bassa Valtellina.
A completare il podio, Fiorenzo Riva della Bassa Valtellina; mentre, al quarto posto è giunto Angelo Gaudenti della Oltre gli Ostacoli Benevento.
A Campobasso, al Bocciodromo Comunale, è stato un fine settimana all’insegna dell’agonismo, ma anche del divertimento e del ritrovarsi sui campi di bocce. Nel capoluogo molisano, tra i 16 individualisti invitati, c’erano cinque atleti lombardi, quattro campani, due veneti, tre pugliesi e due della società molisana, presieduta da Giuseppe Iacovino, che ha organizzato l’evento.
I sedici atleti hanno giocato davanti all’attento sguardo del ct delle bocce paralimpiche Sitting, Luca Marracino, e del suo vice Alfonso Cusano, ai quali la FIB ha demandato il compito di individuare i migliori atleti della specialità, ma anche di promuovere le bocce paralimpiche sull’intero territorio nazionale.
Presente a Campobasso, oltre ai presidenti della FIB Molise, Angelo Spina, e del CIP Molise, Donatella Perrella, anche il componente della Commissione Paralimpica della FIB, Angelo Cifiello, per il quale “è stato importante ritrovarsi dopo la pandemia e l’abbiamo fatto in un contesto ospitale e in una location, il Bocciodromo Comunale di Campobasso, che è un vero e proprio palazzetto dello sport”.
“In gara hanno partecipato i migliori giocatori delle bocce paralimpiche, per quel che riguarda il Sitting, tanto che le semifinali e la finalissima sono stati incontri davvero piacevoli da osservare – ha proseguito Cifiello – Alberti e Cornaggia, nel match decisivo, hanno disputato un incontro punto a punto e il tutto è avvenuto con un bel colpo d’occhio che ha offerto il bocciodromo del capoluogo molisano”.
“Occorre lavorare su tutto il territorio per organizzare gare importanti in impianti pienamente accessibili e, in tal senso, vanno spronate le società – ha concluso Cifiello – All’attività promozionale va affiancata anche tutto ciò che concerne l’innalzamento del livello tecnico degli atleti”.