Giù il sipario sui campionati italiani giovanili di Pont St Martin
Gli young boys della petanque hanno celebrato nella valdostana Pont St Martin i campionati italiani giovanili e al contempo il battesimo della Bassa Valle Helvetia in una nuova fabbrica dei sogni messa in piedi dal presidente Amilcare Giopp. Sui terreni allestiti nel piazzale regionale, dove gli arbitri Luciano Fiandino e Bruno Costamagna hanno diretto e accompagnato impeccabilmente competizione e interpreti, superando anche le avverse condizioni meteo, è andata in onda in tre puntate la “sorrisi e campioni”.
MICHEL, MA BEL... - Dopo il titolo individuale under 15, quello di tiro di precisione under 18 e quello a coppie, per Michele Ferrero è arrivato anche l'oro dei solisti under 18. Il quasi diciottenne di Aisone (li compie il 29 dicembre) è riuscito ad avere la meglio in finale sull'altro favorito, Fabio Musso. “ Sicuramente la partita più difficile – ha dichiarato Michele – molto equilibrata; io ho mantenuto sempre un leggero vantaggio “. Da vice campione del mondo di tiro di precisione giovanile, oltre che uno dei migliori interpreti della prova nel massimo campionato, il portacolori della Biarese, complici anche gli score di 41 e 40, sembrava non avere rivali. Invece in semifinale è stato castigato dal debuttante De Glaudi (37 a 29). Per il titolato Fabio Musso della Caragliese, un campionato under 18 d'argento : secondo da solista, secondo a coppie con Jacopo Milazzo, secondo nel tiro di precisione.
L'INIZIAZIONE – A fare notizia è la prima volta della Bassa Valle. Non solo per l'organizzazione di un campionato di petanque, ma anche e soprattutto per i due titoli conquistati. Quella scintilla del bronzo di Stephane Bosonin del 2023 a Genova, si è tramutata in incendio. Ad appiccarlo sono stati due impavidi diciottenni, Roberto De Glaudi e Davide Bianchi. Il primo, residente a Volpiano, approdato alla Bassa Valle per giocare al volo, si è convertito alle piccole bocce. “ Un giorno un amico di mio nonno mi ha detto se volevo fare una partita a petanque e da lì tutto è iniziato. La prima gara nel giugno dello scorso anno ed ora i campionati. A coppie – ha proseguito Roberto – la sfida più difficile, quella contro la Caragliese. Sul 4-9 tutti pensavano che avremmo perso, ma questo mi ha ulteriormente caricato. Siamo arrivati al 9-9, 9-11 e 13-11. Anche l'avvio nella poule è stato duro. Contro Ferrero è durata un'ora e mezza; contro Musso un'ora e venti; sempre sul filo di lana. Nel tiro di precisione è nato tutto per caso. Mai fatto. Era la prima volta. Con il punteggio di 25 sono entrato nei quattro, e allora mi son detto, devo impegnarmi. Ho battuto in semifinale il migliore, Ferrero, e in finale Musso, con il punteggio di 38. Ora voglio la nazionale “. E se quello è il carattere e la passione di De Glaudi, l'azzurro non gli sarà precluso. A fare coppia con lui c'era Bianchi, vercellese di Ghislarengo. Tesserato per la Valle Elvo, ha giocato in prestito per la Bassa Valle. “ Giocavo al volo, ma dall'estate scorsa ho iniziato a cimentarmi con la petanque. Di solito boccio, ma con Roberto sono andato a punto. Condivido quanto ha detto sulle nostre partite. Vincere con lui è stata una enorme soddisfazione, non solo in quanto socio, ma anche grande amico e cugino. Per quanto concerne il bronzo individuale, la semifinale contro Ferrero è stata assai combattuta. Decisivi per me gli errori nelle ultime due giocate”.
TOH ! THOMAS – Negli under 12/15 ha brillato uno dei tanti Rinaudo petanquisti, nella fattispecie Thomas. Buschese, classe 2011, prime esperienze nella Centallese, dal 2021 alla Valle Maira. Dopo l'argento a coppie con Fabio Musso lo scorso anno, stavolta ha calato i carichi nell'individuale e nel combinato. “ La finale contro Debar – ha confessato – è stato il confronto più difficile, sia sotto il profilo tecnico che morale. Ero particolarmente emozionato per disputare la mia prima finale di un campionato italiano. Lui è partito forte, 4-0, 5-0, ma poco per volta sono riuscito a recuperare. Sul 10-7 ho chiuso la partita con due carreaux . Anche nel combinato ho dovuto soffrire contro il genovese Donati. Lui è sempre rimasto in vantaggio di cinque punti, e questo forse lo ha illuso di poter vincere. Siamo arrivati all'ultima giocata con io sotto di quattro. Lui non è entrato con nessuna boccia, io, sbagliata la prima, con due bocciate ferme ho stabilito la parità, e nello spareggio ad oltranza ho chiuso sul 24-22. Combattuta anche la semifinale con Alfonsi, che è sempre rimasto avanti. Nell'ultima giocata ha però fallito la tripletta e l'ho castigato”. Per Simone Alfonsi del Variney, tre medaglie di bronzo : combinato, individuale e coppia con Andrè Gorraz.
IL “PROFETA” - Hanno festeggiato con il loro primo titolo, Gioele Nicolino e Andrea Alberto. Nella prova per under 12/15, la coppia di Paesana ha catturato i riflettori per tecnica e simpatia. Gioele, il “profeta”, nato il 6 novembre del 2010, è cresciuto con le bocce in mano. “ Ho iniziato in casa, con quelle di legno. Poi giocando con mio papà, a 6 anni ho provato quelle di ferro, e in seguito, in bocciofila, con quelle ufficiali mi sono cimentato nelle prime gare, conquistando anche un terzo posto. Nel 2022 e 2023 sono arrivati i primi risultati, con due bronzi a coppie e un argento individuale “. Diverso il percorso di Andrea, nato il 25 settembre 2010. Il suo contatto con la petanque è avvenuto nel maggio del 2022, seguendo alcuni compagni di scuola. Ad una voce commentano l'impresa tricolore. “ La finale contro l'Abg è stata impegnativa perchè in palio c'era il titolo. Dopo lo svantaggio iniziale, abbiamo recuperato, dal 3-5, al 6-5, 9-5, 9-7, 9-9, 10-9 e 13-9. Ma la più difficile, sotto il profilo psicologico, è stata la partita dei quarti contro Rinaudo e Blanc della Biarese, conoscendo il loro valore. Abbiamo comunque vinto 13-5. Incerta la semifinale con il Vignolo, dove siamo riusciti a spuntarla sul 13-12 “. Così parlarono Gioele e Andrea, le cui dediche sono rispettivamente per i genitori e per il presidente della bocciofila, Gianfredo Picca.