Final Four Petanque 2024: la voce dei protagonisti di Belluno
Al termine di una due giorni di straordinaria intensità emotiva, oltrechè agonistica, celebrata nell'ospitale Belluno, la petanque ha consegnato i suoi tre scudetti.
E' stata la Biarese di Demonte a fregiarsi del titolo di serie A maschile, centrando un obiettivo ammantato sì di perfida suspense, ma rientrante nella logica di un percorso fantastico, chiuso dopo sedici successi in altrettante sfide. L'ultima, contro la genovese Abg. Due squadre formidabili, in grado di sottrarre il pubblico alla silenziosa attesa fino all'ultima boccia giocata. La Biarese ha calato due tris : il primo, dopo gli scudetti del 2002 e 2017, il secondo dopo la scalata in tre anni dalla Promozione al trionfo in Serie A. Il tecnico Flavio Ferrero non nasconde l'euforia :” Come si fa a non provare una grandissima soddisfazione. Un successo meritato, grazie a grandi campioni e a giovani affermati, la cui ricetta vincente è stata la forza di coesione del gruppo. Al di là dei meriti di ciascuno, vorrei sottolineare il contributo dato da Stefano Bruno, l'enfant du pays, autentico trascinatore in questi tre anni. Venendo alla finale, direi che sono risultate decisive le tre vittorie a coppie, con la consapevolezza che a quel punto ci sarebbero bastati due successi individuali su cinque”. Anche il presidente Marco Damiano ci tiene a rimarcare :” Un'impresa frutto di un mix di esperienza ed entusiasmo giovanile, in presenza di atleti presenti nelle due nazionali. Maestri ed alunni in un felice connubio; mai una discussione, mai una problematica; un gruppo di amici. Il futuro della Biarese ? Intanto c'è un altro importante obiettivo come la Coppa Europa. A livello societario speriamo che il risultato ottenuto serva ad aprirci qualche porta. Siamo una piccola grande realtà nella Valle Stura, ma affrontiamo notevoli spese e sacrifici. Occorre che l'Amministrazione ci venga incontro”. Questi gli atleti scesi in campo nel corso del campionato : Saverio Amormino, Stefano Bruno, Florian Cometto, Andrea Chiapello, Donato Goffredo, Gianni Laigueglia, Alessandro Parola, Andrea Damiano, Silvano Floris, Claudio Brocchiero, Michele Ferrero, Sergio Viale, Alberto Forneris.
Buona la prima per la Vita Nova rosa. La prima partecipazione del team di Savigliano al massimo campionato femminile, si è conclusa con la conquista dello scudetto. Per il tecnico Marco Alberti, approdato al club di Savigliano dopo tre stagioni con la Costigliolese : “Una soddisfazione enorme. Siamo arrivati all'epilogo senza mai calare di tono, e direi che ci siamo meritati questo successo. Con il Gsp Ventimiglia siamo state le due migliori formazioni della fase di qualificazione. La Vita Nova ha accolto il progetto che gli abbiamo proposto ad inizio stagione, con le cinque ex giocatrici della Costigliolese e le tre dell'Auxilium. La finale è stata combattuta. In avvio, già significativa la vittoria della terna Trova-Fogliato-Barra : sotto per 5-12 ha saputo reagire; nella seconda giocata supplementare due ferme della Trova ci hanno portato cinque punti, e nella terza l'abbiamo chiusa. Decisiva anche l'ultima terna, con Biglione, brava a catturare punti in accosto, Bottero e Dedominici. Importante l'apporto di quest'ultima, con tre vittorie “. Le protagoniste della cavalcata in dodici tappe : Francesca Barra, Samantha Biglione, Alessia Bottero, Sara Dedominici, Emilia Dossetto, Rosella Durbano, Carla Fogliato, Laura Trova.
Anche per la giovane San Giacomo si è trattato della prima volta. La società imperiese, sempre protagonista ai massimi livelli negli ultimi anni, stavolta è salita in cattedra vincendo il titolo di società juniores con un manipolo di giovani promesse. “ Un grande trionfo – ha esordito il presidente Davide La Monica – che ci ha reso felici. Una vittoria davvero particolare e la più grande soddisfazione. Siamo riusciti a riunire un gruppo di ragazzi per un progetto importante. Devo ringraziare tutti : familiari, tecnici, dirigenti, ed ovviamente i protagonisti in campo“. Un ruolo determinante nell'impresa, lo ha ricoperto Gianni Danio, il tecnico che a Testico (paese dell'entroterra imperiese) ha forgiato molti ragazzi poi diventati campioni. “ Mi hanno convinto – ha sottolineato Danio – e mi sono dato da fare per trovare qualche ragazzo che giocava nella gare di paese. E in questo mi ha aiutato il dirigente Francesco Silvano. Quando siamo partiti, dopo due sconfitte ho temuto che il gruppo si disunisse. Invece dalla quarta giornata in poi le abbiamo vinte tutte. La finale è stata combattuta. La Vita Nova nel complesso ha un organico più forte. In partenza è stato decisivo girare sul 2 a 2 e vincere la partita a coppie con Buzzi e Milazzo. Eravamo sotto per 9-12. Nell'ultimo tiro supplementare abbiamo approfittato di un loro errore e una bocciata ferma di Jacopo (Milazzo, ndr) ci ha regalato la vittoria. Sia lui che Nicolò Dagati, entrambi in prestito, sono risultati determinanti “. Il settebello che ha portato il San Giacomo sul tetto d'Italia : Jacopo Milazzo, David Buzzi, Davide Bertone, Nicolò Dagati, Kevin Sulollari, Denis Ghiglione, Pietro Ghiglione.