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L'Italia rosa si lecca le ferite dopo un Europeo, quello di Santa Susanna, tutt'altro che soddisfacente, sia per quanto concerne la competizione a terne, che quella del tiro di precisione. In entrambi i casi, le azzurre non sono riuscite a sentire neppure il profumo del podio. 

A bocce ferme e menta fredda, il commissario tecnico Riccardo Capaccioni ha cercato di esaminare quanto accaduto, oltre a trarre alcune conclusioni. “Posizionata al 15esimo posto dopo il girone eliminatorio – ha affermato – la terna ha pagato una brutta partita contro la Scozia, persa in modo rocambolesco, anche se non abbiamo giocato al nostro livello. Vincendola saremmo entrati nelle migliori otto e il sorteggio sarebbe stato più magnanimo. Al contrario ci sono toccate le future campionesse del Belgio. Già incontrate nella quarta sfida del girone dove abbiamo tenuto il confronto in bilico sino al 7-10, mentre negli ottavi non siamo proprio entrati in partita. Nel complesso nessuna delle quattro atlete ha giocato al proprio livello; siamo andati in difficoltà fin dalle prime battute su campi poco tecnici, ma insidiosi e tattici a causa della natura liscia del fondo. L'unica giustificazione la do a Sara Ferrera. Al suo esordio si è scontrata con determinazione con il livello di gioco europeo, pagandone sicuramente lo scotto, ma ha le capacità per poter fare bene in futuro. Nel tiro di precisione – ha proseguito Capaccioni – Alessia si è posizionata al decimo posto a soli quattro punti dalla qualificazione. Sintomatica la statistica dei punteggi: nel bersaglio più facile, la boccia singola, ha raccolto solo quattro punti, nel più difficile, il pallino, ventitre. Questo ci fa capire la difficoltà di gestire le emozioni e l'approccio psicologico complicato alla prestazione. Purtroppo dopo il covid il settore femminile ha subito un declino da cui non siamo ancora riusciti ad uscire e sarà difficile farlo se non si incrementerà l’attività di base e di alto livello. Se nelle stagioni dal 2018 al 2022 abbiano raccolto i frutti del lavoro svolto, oggi purtroppo siamo a cercare di capire come poter ripartire, anche perché nazioni che erano dietro di noi, Olanda e Danimarca ad esempio, oggi si giocano le medaglie e dimostrano crescita sotto tutti i punti di vista”. 

Il risultato di Santa Susanna segue, in termini negativi, il Campionato Europeo senior maschile e femminile di Martigny in Svizzera. Al di là di ogni plausibile giustificazione, ricercata soprattutto nella carenza dell’attività promozionale della Petanque nei vari territori italiani, ci si aspettava molto di più, anche in considerazione dell’ingente impegno economico federale a livello internazionale” ha dichiarato il numero uno della FIB, Marco Giunio De Sanctis. 

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