Simona Bagalà, i suoi successi non fermano la fame di vittoria
“In oltre venticinque anni di emozioni e gratificazioni ricevute dalla petanque, è impossibile privilegiare il momento più bello, piuttosto che un altro”. Così risponde Simona Bagalà, ventimigliese classe 1978, attuale regina delle piccole bocce rosa.
INCANCELLABILI – “Da quando, a 12 anni, ho iniziato a prendere in mano un paio di vecchie bocce usate – prosegue Simona – fino alla partecipazione al mondiale dello scorso anno in Cambogia, è stato un susseguirsi di situazioni incaccellabili, vissute sempre sulla cresta dell'onda. Sono cresciuta a pane e bocce, sui campi del Gruppo Sportivo Petanque, la bocciofila gestita dai miei genitori, papà Luigi e mamma Rosa, figlia del campione Salvatore Greco. Dopo la scuola, il mio passatempo erano le bocce. E sono subito arrivati i primi titoli. Ecco, potrei iniziare la mia lista del cuore con il titolo italiano vinto con mia madre e mia zia Simona”.
Un titolo che fa parte dei 36 conquistati a partire dal 1993, compresi 22 tra secondi e terzi posti, oltre a 9 scudetti di serie A, un bronzo ai Giochi del Mediterraneo del 2005, un record italiano di tiro di precisione (50) nel 2003, ed una serie di presenze in azzurro iniziata nel 1994, interrotta per ragioni personali dal 2006 al 2013, sino alla competizione iridata del 2019.
LISTA – “Ovviamente – sottolinea Simona – mi manca, come manca all'Italia, l'impresa mondiale. Ma personalmente, proseguendo in quella lista, potrei inserire il successo ottenuto a Ginevra nel 2002, in occasione del Torneo Internazionale Boule d'Or a cui aderirono le migliori giocatrici, e insieme a Roberta Clavarino battemmo la pluricampionessa mondiale ed europea, la francese Angelique Papon. Una gioia immensa. A livello emotivo aggiungerei il giorno in cui vinsi il titolo individuale a Genova il 24 giugno del 2001, e seppi che era nata la mia prima nipotina. Già quando conquisti un oro da solista vivi una emozione diversa, lo senti tutto tuo. Ed è altrettanto bello e gratificante quando in occasione di competizioni mondiali incontri giocatrici che si ricordano di te, con le quali si è instaurato un rapporto di amicizia, che ti rispettano come avversaria, e le persone che ti vengono a cercare per un autografo. Ecco, al di là degli innumerevoli successi, delle sfide prestigiose, delle partite entusiasmanti, dei carreau, sono quelli gli episodi più belli, i ricordi che ti porti dentro per tutta la vita. Ma il ricordo più bello sarà quello che deve ancora concretizzarsi: l'uscita da questa pandemia”.
PRESTIGIOSE – Simona Bagalà ha vestito le maglie più prestigiose, dal Bordighera, al Sasso, alle genovesi San Giuliano, Anpi Molassana, Abg, all'imperiese San Giacomo. È tornata a casa, nel GS Petanque di Ventimiglia, dove ha sfiorato la partecipazione ai playoff. Da tre anni gestisce la società in cui è cresciuta.
“In attesa di riprendere l'attività – aggiunge – abbiamo allestito una squadra per puntare allo scudetto. Personalmente, qualche acciacco a parte, spero di avere ancora l'opportunità di giocare ai massimi livelli e chissà, sognando di provare a rompere la diabolica serie di sconfitte mondiali a un passo dal podio”.