"Il talento che s...boccia": Martina Rinaudo
Era l'estate del 2014 quando Martina Rinaudo venne attratta dai ragazzini partecipanti ad una delle tante gare di Petanque organizzate nel circondario della bassa Valle Po dall'infaticabile Marco Palmero, in quel tempo responsabile della scuola bocce dell'Auxilium Saluzzo.
“Fu quella la scintilla che fece scoccare la successiva passione – dice Martina – e fu il farmacista di Martiniana (Palmero, ndr) a notare il mio interesse per quel gioco e a invitarmi a provare sui campi della bocciofila Auxilium. È iniziato così il mio percorso boccistico”. Come sottolinea Palmero, da tempo uscito dall'ambiente dopo un proficuo periodo con le scuole bocce insieme a Pietro Barbero nell'ampio e prolifico bacino della bassa Valle Po, e l'esperienza da arbitro nazionale, il tutto accantonato per esigenze di lavoro: “Inizialmente dovetti seguirla personalmente, viste le difficoltà di inserimento in un mondo prettamente maschile. Poi ha preso il volo, perchè ha mordente e doti che, se affinate, possono darle grosse soddisfazioni”.
La conferma di quelle previsioni si è materializzata quest'anno. Ancora tredicenne (è nata il 1 aprile del 2007) ha debuttato nel massimo campionato femminile, già nella prima giornata del 14 febbraio, in casa contro La Bisalta.
“Martina – ha affermato Pietro Fornetti, responsabile del settore petanque dell'Auxilium – ha fatto un salto di qualità enorme. Per questo è stata inserita nell'organico della prima squadra”. Dove è stata schierata sia nelle terne che nelle coppie. “Sono una puntatrice – sottolinea Martina – ma non disdegno di bocciare quando si rende necessario. Mi trovo a mio agio con qualsiasi compagna, non ho preferenze. Ho un solo difetto: se mi arrabbio nel corso della partita, mi agito e rischio di non rendere come dovrei”. Prima di approdare in serie A, ha disputato alcuni campionati nelle giovanili.
“Due anni fa – aggiunge – siamo arrivati secondi nel campionato di società. È stato quello il momento più bello vissuto sino ad oggi. Salire su un podio è emozionante. Speravo di poterlo fare anche nei campionati italiani individuali, dove ero riuscita a superare la poule, e poi ho perso per entrare nei quattro. La mia prima delusione”.
Il salto non ha influito sul carattere di Martina, i cui piedi sono ben ancorati al terreno. Lei frequenta la terza media a Revello, e a Gambasca, dove risiede, il cortile dietro casa è diventato da sempre teatro di lunghe sfide con mamma Lucia e papà Franco. “E c'è mia sorella più piccola, Aurora, che si mostra già interessata. Chissà...”.
Dalle parole di Martina Rinaudo emerge tutta la passione per questo sport. Non salta un allenamento, il mercoledì con la giovanile, il giovedì con la serie A, e riesce pure a non trascurare il suo hobby, la fisarmonica.