Europei, in Olanda due medaglie d'oro per gli azzurri
Si è conclusa a 's-Hertogenbosch l'avventura olandese dell'Italpetanque, terzo prestigioso appuntamento dell'intensa stagione internazionale. I Campionati Europei individuali e coppie, maschili e femminili, e coppie miste, hanno consegnato al team azzurro due medaglie d'oro e il primo posto nel medagliere principale. Il bilancio della spedizione italiana, accompagnata dal capo delegazione Maurizio Andreoli, alla sua prima e fortunata uscita nel mondo della Petanque, e diretta dal commissario tecnico Riccardo Capaccioni e il suo vice, Gianluca Rattenni, dice : oro nell'individuale con Diego Rizzi, oro a coppie con Diego e Alessio Cocciolo, primo posto nella Coppa delle Nazioni per la coppia femminile Monica Scalise – Valentina Petulicchio, sconfitta nei quarti di finale per la coppia mista Cocciolo-Petulicchio, sconfitta nella semifinale di Coppa delle Nazioni per la solista Scalise.
Stavolta sono rauchi i chicchirichì dei galletti francesi, nella fattispecie Christophe Sarrio, costretto ad inchinarsi al campione in carica Diego Rizzi sull'eloquente punteggio di 13-6. “Diego E Lode” ha posto il timbro sulla terza edizione dell'Europeo individuale imponendo la determinazione del fuoriclasse al tenace tentativo del giovane atleta spagnolo Jesus Eschacho, chiudendo la sfida d'oro sul risultato di 13-12.
Il percorso della coppia fresca d'iride, è stato addirittura travolgente : 104 punti all'attivo, contro i 21 subiti, conditi da 5 “cappotti”. Ultima vittima del tandem azzurro, il Belgio, sconfitto 13-4. Un'altra medaglia d'oro a conferma della splendida intesa fra le due stelle del firmamento petanquistico.
Nonostante il successo in Coppa Nazioni, resta nella coppia femminile l'amaro in bocca per una qualificazione agli ottavi sfiorata di un niente, al termine di cinque incontri consumati sul filo dell'incertezza. Il 17° posto nel raking ha costretto le italiane alla disputa della competizione di consolazione, dove hanno dimostrato che avrebbero meritato il palcoscenico superiore.
Palcoscenico su cui la coppia mista si era presentata con un bottino da 5° posto al termine del sistema svizzero, debuttando negli ottavi con un secco 13-0 al Belgio, ma vedendosi poi negare l'ingresso al podio dal tandem monegasco.
Anche Monica Scalise ha cercato riscatto in Coppa Nazioni, ma dopo i successi ai danni di Andorra e Ucraina, si è dovuta arrendere in semifinale all'atleta norvegese.
Al termine della maratona continentale, il citì Riccardo Capaccioni mostra i segni dello stress, ma sprizza soddisfazione da ogni poro. “ Prosegue il ciclo vincente -ha esordito il tecnico azzurro – e crearlo non è stato semplice. Noi ci stiamo riuscendo. Stiamo mettendo in fila una serie di vittorie storiche che non sarà facile ripetere negli anni. Alessio e Diego sono un esempio quasi unico di complicità, intelligenza, scaltrezza e cattiveria sportiva. Insieme sono un caterpillar. Non esiste rivalità apparente tra loro. Sanno che per vincere devono unire le forze. Hanno capito che uno è indispensabile all'altro. Che siano di monito per i giovani “. “ Sono orgoglioso – ha proseguito Capaccioni – di aver contribuito a questa storia fantastica. Ascoltare due volte l'inno di Mameli e cantarlo a squarciagola ripaga di tutto. Rientriamo a casa consapevoli di dover ancora e ancora lavorare su questa strada che abbiamo capito essere quella giusta. Intraprenderla sarà semplice. Perseguirla sarà durissimo, soprattutto per le nostre ragazze che hanno davvero bisgno di lavoro duro, tecnico e mentale. Onore a Valentina e Monica che nello sconfroto della sconfitta hanno saputo tirar fuori l'orgoglio e onorare la manifestazione con una vittoria nella Coppa delle Nazioni. Non è facile in questo contesto saper reagire. Come non è facile riconfermare le vittorie “.