Coppa Italia per Club della Raffa: chi alzerà il trofeo nella terza edizione?
Le radici dell'albero genealogico dell'attuale Coppa Italia per Club della Raffa non affondano certo in profondità. Almeno per quanto riguarda la storia di questa manifestazione così concepita, che ha sostituito la Coppa Italia per Comitati Provinciali, con solamente le annate sportive del 2021 (post-pandemia) e del 2022.
L'albo d'oro racconta della vittoria raggiunta nella prima edizione da MP Filtri Caccialanza (MI) a spese della Civitanovese (MC): 5 a 0 il risultato della finale 2021, disputatasi sulle corsie del Centro Tecnico Federale di Roma. Risultato netto e indiscutibile a favore della squadra lombarda, nonostante la buona prova dei marchigiani. Evidente, tuttavia, il divario tecnico tra le due compagini. Della squadra milanese, guidata in panchina dal Commissario Tecnico Dario Bracchi, facevano parte: il capitano Marco "Einstein" Luraghi, Luca "Principino" Viscusi, Mirko "Infinito" Savoretti, Paolo "Professore" Luraghi, Tommaso Gusmeroli e Massimo Bergamelli.
"Ho un bel ricordo di quella manifestazione", racconta l'allenatore Bracchi. "Non ci fu storia: eravamo più forti dei nostri avversari. Solo imprevedibili episodi avrebbero potuto metterci in difficoltà. I ragazzi, dopo la brillante vittoria scudetto, avevano acquisito una matura consapevolezza. E l'esperienza fece il resto."
Nel 2022, a trionfare in quel di Verbania furono invece i romani di Boville Marino. Capitanata da Fabio "Giulio Cesare" Palma, la formazione laziale era composta da: Fabrizio Facciolo, Giuliano Di Nicola, Luca Santucci e Roberto D'Agostino. Nella partita decisiva per l'assegnazione del trofeo, i romani prevalsero per 5 a 3 sui padroni di casa del Possaccio.
"Ricordo che, in semifinale, sconfiggemmo ai pallini gli storici rivali di MP Filtri Caccialanza, che ormai consideravamo la nostra bestia nera", esclama lo stesso Palma, storico capitano della squadra di patron Giulio Arcangeli. "Fu un grande successo" - aggiunge - "a maggior ragione se si pensa che non potemmo contare sull'apporto tecnico di Alfonso Nanni, in quel momento squalificato per una vicenda che non riguardava il nostro team."
"In ogni caso" - conclude il capitano di Boville - "per noi è un vero peccato non poter difendere a Venezia il titolo conquistato lo scorso anno. Purtroppo, come noto, siamo incappati in una brutta annata, culminata con un'amara retrocessione. Tant'è vero che da gennaio dovremo ricominciare dal campionato di A2. Ci impegneremo comunque al massimo: la nostra società merita la serie A. E intanto, rivolgo il mio sincero in bocca al lupo a tutte le squadre che prenderanno parte alla fase finale della Coppa Italia, una bella e prestigiosa manifestazione".
Nella foto la squadra Boville Marino, vincitrice della seconda edizione della Coppa Italia per Club