Dalla Serie A2 allo scudetto sul petto: la favola del Sant'Angelo Montegrillo
"Sant'Angelo Montegrillo Fashion Service campione d'Italia 2024: è un sogno che si è avverato, ma non per una semplice magia o in virtù di strane combinazioni. In realtà, è un sogno che abbiamo saputo costruire con tenacia in questi ultimi anni."
Luca Rugini, presidente della società perugina trionfatrice alle Final Four della Raffa a Campobasso, sottolinea l'importanza di un progetto che ha radici ben profonde e viene da lontano, addirittura dal 1952, grazie ai soci fondatori del sodalizio umbro.
"Sono stati loro - precisa Rugini - a insegnarci e a tramandarci alcuni valori fondamentali, soprattutto il rispetto delle regole e del prossimo: una serie di sani principi che ci hanno consentito di posare le fondamenta su cui edificare nel tempo quello che oggi abbiamo raggiunto".
Il primo storico scudetto è arrivato per Perugia proprio di recente, nel 2024. Tuttavia, l'anno della svolta è stato il 2022. Infatti, dopo alcuni buoni campionati in A2, la società umbra, supportata da alcuni sponsor, aveva capito che era arrivato il momento di puntare più in alto. Obiettivo dichiarato: salire in serie A e ambire ai massimi livelli nazionali.
"Questo nostro preciso progetto - spiega il presidente - è stato subito abbracciato da due campioni: Giuliano Di Nicola e Luca Santucci, persone straordinarie che non smetterò mai di ringraziare. Siamo poi riusciti a completare la squadra con il coach Marco Cesini, maestro di vita, oltre che di tecnica e di sport, e dl suo vice Massimo Taccioli. E così, nella passata stagione agonistica, la squadra - capitanata da Michele Palazzetti e composta da Giancarlo Gori, Lorenzo Frillici, Valter Vitali e Stefano Maccarelli - ha conquistato la promozione nella massima serie".
Il resto è storia recente. La compagine perugina, determinata a inseguire i propri sogni e a rendersi ancor più competitiva, si è rinforzata con l'innesto di Marco Di Nicola e Gianluca Manuelli: due elementi che, senza dubbio, hanno cementato il gruppo, contribuendo a creare una sorta di famiglia.
"Non è facile abituarsi all'idea di essere la prima società d'Italia nella Raffa - conclude il presidente Rugini - ma col tempo, forse, riuscirò a capacitarmi di quello che abbiamo appena conquistato. Ho il cuore gonfio di orgoglio e per questo ringrazio il mio staff, giocatori, tecnici, collaboratori e sponsor: tutti hanno avuto un ruolo importante per la realizzazione di questo sogno meraviglioso".
Per la verità, nel corso della cosiddetta "regular season", la cavalcata di Sant'Angelo Montegrillo ha incontrato diversi ostacoli, soprattutto nella prima parte del campionato. Lo dicono i numeri. Al termine del girone di andata, la formazione perugina vantava 14 punti in classifica, in conseguenza di quattro vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte. Più positiva, invece, la seconda metà del torneo: 22 punti il bottino, quindi secondo posto nella classifica finale, con 36 punti complessivi, dietro la capolista Punto Inox Vigasio. La gestione delle Final Four si è rivelata perfetta: successo per 5 a 3 in semifinale su Giorgione 3Villese e vittoria decisiva con il medesimo punteggio, in finale, contro MP Filtri Caccialanza.
Parte del merito, senza dubbio, va alla guida tecnica della squadra, cioè a mister Marco Cesini che, dopo aver ottenuto importanti risultati sulla panchina della nazionale di San Marino, ha pertanto conquistato uno storico alloro tricolore: c'è chi lo considera una sorta di "Julio Velasco" delle bocce.
"In campo ci vanno i giocatori, replica il CT di Perugia, che poi aggiunge: "Dopo che la società mi ha 'regalato' a inizio stagione due innesti di grande qualità come Gianluca Manuelli e Marco Di Nicola, ho subito pensato che, se si fossero integrati bene con il resto della squadra, saremmo potuti arrivare alle finali scudetto".
"Nelle prime giornate di campionato - sottolinea mister Cesini - abbiamo costruito la nostra classifica tra le mura amiche, mentre in trasferta qualcosa non andava dal momento che non riuscivamo ad imporre il nostro gioco. Insomma, occorreva aumentare la qualità e alzare il livello delle prestazioni. Già s'intuivano, però, impercettibili segnali positivi che, da metà campionato, ci hanno fatto crescere, consentendoci di trovare un efficace amalgama. Dalla positiva trasferta di Possaccio, dove siamo riusciti a prendere tre punti pur se in maniera rocambolesca, siamo via via migliorati di turno in turno".
"Alle Final Four - conclude Marco Cesini - abbiamo continuato a credere nelle nostre possibilità e mai, neppure per un secondo, abbiamo abbandonato il pensiero dello scudetto: questo ha fatto sì che il sogno si avverasse".
Al settimo cielo anche il capitano dei neo-campioni d'Italia: Michele Palazzetti.
"Per me - afferma - è un onore essere un punto di riferimento per atleti cosi titolati e forti, soprattutto perché si tratta di persone e giocatori che sono riusciti a fare gruppo: sanno che cosa significa essere una squadra, con titolari e riserve uniti e compartecipi. Solo con determinati concetti applicati alla perfezione si possono raggiungere traguardi importanti".
"Il mio sincero ringraziamento - conclude Michele Palazzetti - va al presidente Rugini, ai dirigenti della società, agli sponsor, ai compagni di squadra, a mister Cesini e ai nostri meravigliosi tifosi, sempre pronti a sostenerci. Un ultimo grazie, doveroso, a chi nel corso degli anni ha vestito con impegno e onore la gloriosa maglia di Sant'Angelo Montegrillo che oggi, anche a seguito dei loro sacrifici, si fregia del tricolore".