Accadeva un anno fa: Formicone e Luccarini campioni del mondo
Accadeva poco più di un anno fa: il 10 marzo 2019 l’Italbocce della Raffa si laureava campione del mondo individuale maschile e femminile, a San Miguel de Tucumàn (Argentina), grazie a Gianluca Formicone e a Elisa Luccarini. Sul gradino più basso del podio la coppia mista, composta da Luca Viscusi e Chiara Morano. A guidare e a sostenere gli atleti dalla panchina i commissari tecnici Giuseppe Pallucca, Germana Cantarini e il capo delegazione Moreno Rosati. A dodici mesi di distanza, però, le emozioni di quelle giornate restano vive e presenti. Così dichiara Formicone: “Rivedendo le immagini di quel trionfo mi emoziono ancora. Nella mia carriera avevo vinto tutto, fuorché il titolo mondiale individuale. Mi mancava troppo: vincendolo, mi sono tolto un macigno di dosso”. Il fuoriclasse dell’Mp Filtri Caccialanza riflette sull’incontro più difficile: “Quello contro Nicola Natale. Averlo battuto ha significato intraprendere la strada in discesa verso il traguardo finale”. Per Formicone e Luccarini la conquista del titolo si è incastonata in un momento di profondo accoramento: il teramano aveva perso recentemente entrambi i genitori, l’emiliana il suo accompagnatore di fiducia e il suo papà. “Sulla parte destra della mia divisa ho fatto stampare un cuore e l’iride mondiale, che resteranno con me per sempre”, dichiara Formicone. In svantaggio 10-8 nella finale e a tempo scaduto, Elisa Luccarini aveva realizzato quattro punti straordinari, che l’hanno consacrata campionessa individuale per la terza volta: “Non ricordo nemmeno di averle giocate, quelle bocce. L’avrà fatto qualcuno, lassù”, afferma la super-atleta della Bentivoglio. “Quando ha vinto Gianluca mi sono emozionata per lui e la mia avversaria mi stava punendo. Non riesco a capacitarmi di come sia riuscita a recuperare la concentrazione. È stato il Mondiale più emozionante, quello che ha segnato profondamente la mia carriera, anche perché mi ha fatto sperimentare la differente concezione del tifo nelle altre nazioni”. La delegazione azzurra (alla pari di molte altre) era stata fortemente debilitata da una tremenda gastroenterite: “Peccato che la nostra coppia mista si fosse dovuta accontentare del bronzo, quando in realtà avrebbe meritato di più”. E sul suo futuro: “Sogno di realizzare importanti progetti formativi per i giovani”.