Nova Inox Mosciano ambiziosa, Di Domenico: "Faremo tornare grande l'Abruzzo"
La Nova Inox Mosciano è tra le squadre da battere del campionato di serie A della Raffa. Un inizio di campionato senza perdere con due vittorie con l’AF Accessori Moda Kennedy Nola e sul campo della Pamperduto Montesanto e un pareggio casalingo contro la neo-promossa NCDA Capitino Isola Liri.
“Puntiamo a qualificarci alle final four – ha ammesso l’allenatore Antonio Di Domenico – Nel 2020 siamo arrivati al terzo posto e quest’anno c’è la voglia di tornare tra le magnifiche quattro. La squadra è totalmente nuova e, al quarto anno in serie A, è iniziato un progetto pluriennale”.
“Il nostro sogno è quello di primeggiare in Italia e farlo con un gruppo di campioni della nostra terra – ha proseguito il trainer moscianese – Non dimentichiamo come la scuola boccistica abruzzese resti tra le più importanti. Del resto, la squadra campione d’Italia, la Boville Marino, annovera i nostri due atleti Di Nicola e Nanni”.
“L’innesto in squadra di Gianluca Formicone e con lui quello di Federico Patregnani ci pongono come una delle pretendenti allo scudetto – le parole di Di Domenico – Ma quest’anno è un campionato molto equilibrato con tante squadre forti e noi dobbiamo ancora completare il roster per poter dire di poter essere la squadra accreditata per la vittoria finale. Aggiungiamo a ciò che quest’anno è tutto più difficile, soprattutto per i campioni dell’alto livello, abituati a giocare quattro partite il sabato e almeno sette, otto la domenica. Manca il ritmo gara e, con esso, anche la sicurezza rispetto alle giocate più difficili”.
Di Domenico è stato tra gli addetti ai lavori favorevoli alla ripartenza, “sono d’accordissimo col presidente federale De Sanctis e con la FIB per aver fatto di tutto per far ripartire il movimento”.
“D’altronde, avevamo già chiuso il campionato del 2020 senza problemi e non vedo perché non iniziare la stagione 2021 – il pensiero di Di Domenico – Fermarsi per ulteriore tempo avrebbe significato perdere l’interesse attorno alle squadre e, quindi, maggiore difficoltà nel trovare gli sponsor. Senza tralasciare il fatto che l’impegno nella nostra passione ci aiuta a superare questo difficilissimo momento dal punto di vista psicologico. Tra l’altro, il mio plauso va anche alla Caccialanza Milano, che, molto sportivamente, senza il suo capitano, ha deciso di giocare potendo contare su una rosa ampia. Anche io sono d’accordo a giocare, sempre in sicurezza, e tutti devono sentirsi pronti quando vengono chiamati in causa”.
Di Domenico, che da atleta ha giocato nella De Merolis Teramo, vincendo due Mondiali per Club nel ‘dream team’ insieme con D’Alessandro, Castagna e Formicone, ammette come “avendo avuto sempre passione nell’allenare, mi sono dedicato a questo ruolo dopo alcuni problemi fisici che non mi hanno consentito di poter mantenere certi livelli agonistici. Da quattro anni ho la fortuna di allenare in serie A col sogno di vincere lo scudetto, traguardo già raggiunto da atleta”.