'Il talento che s...boccia': Cristian Surdo
Una bella realtà al Sud, quasi alla punta dello Stivale. La Martanese Grecanica Don Bosco, società bocciofila di Martano, cittadina di quasi novemila abitanti nel Salento centro-orientale, è Centro Avviamento Bocce e i tecnici lavorano in maniera particolare sui giovani.
La squadra juniores del club pugliese, da due stagioni, partecipa alle finali scudetto di categoria e sono diversi i giovani lanciati in prima squadra nel campionato di serie A2, come il classe 2003 Cristian Surdo.
Sulle corsie di gioco da cinque anni, Surdo si è avvicinato al bocciodromo grazie al padre e al nonno. “Sono sceso in campo con loro, ho disputato qualche partita, partecipato alla prima gara e non sono più uscito dalle corsie”, ha affermato il 17enne (compirà 18 anni il 19 giugno, ndr).
“La Martanese Grecanica Don Bosco può contare su un buon numero di ragazzi – ha spiegato Cristian Surdo – Per due anni consecutivi abbiamo disputato le finali scudetto juniores. Il nostro segreto è l’amicizia dentro e fuori dal campo. Siamo un bel gruppo, che condivide una grande passione sportiva”.
La promessa Surdo, da due anni, gioca anche in prima squadra nel campionato di serie A2, “un impegno importante, perché occorre allenarsi, giocare il sabato, andare in trasferta. Il tutto conciliato con gli impegni scolastici (studente del quarto anno del Liceo Artistico, ndr)”.
A dispetto della sua giovane età, Surdo è atleta già dal buon carattere, “l’anno scorso ho giocato diverse partite come mediano della terna e bocciatore in coppia. Quest’anno, quando necessario, sono subentrato anche nell’Individuale”.
“Per mantenere buoni livelli di forma mi alleno tutti i giorni – le parole del giovane atleta pugliese – In pratica, dal lunedì al venerdì mi alleno e il sabato gioco in campionato. Due volte ci alleniamo con la squadra, mentre negli altri tre giorni scendo in campo da solo, con i miei coetanei, non disdegnando nemmeno qualche partita con gli altri soci della bocciofila”.
“A Martano, geograficamente parlando, siamo svantaggiati – ha spiegato Cristian Surdo – Non possiamo partecipare a tutte le competizioni, però quando scendiamo in campo lo facciamo al meglio delle nostre possibilità. Anche con la squadra juniores, giochiamo contro tutti senza timori reverenziali”.
“Mi auguro che nel 2021 si ricominci a giocare – ha affermato Surdo – Personalmente vorrei prender parte alle gare nazionali di Alto Livello ed, essendo l’ultimo anno nell’Under 18, il mio sogno è quello di riportare al Sud Italia il titolo italiano. Un modo per ripagare i grandi sforzi che fa la nostra società”.