I giovani “pirati dei Caraibi” Nicolò Buniva, Francesco Costa, Matteo Macario, Diego Verganti, Mattia Falconieri, Matteo Golfetto, sono salpati dall'isola di Porto Rico dove si sono celebrati i Campionati del Mondo per Under 18 e Under 23, con il bottino di 6 medaglie : una d'oro, 2 d'argento e 3 di bronzo. La più preziosa è finita al collo dell'esordiente Buniva. Il quindicenne di Barge, scuola Auxilium, ha assunto le vesti del capitano Jack Sparrow, consentendo al galeone Italia di fregiarsi della medaglia più prestigiosa, e coronando l'eccezionale stagione personale con il primo titolo iridato, dopo quelli nazionali di combinato, tiro progressivo e tiro di precisione.

E proprio dalla prova sul tappeto della precisione under 18, è arrivato il premio all'estenuante maratona caraibica. Nicolò non era partito con score importanti (12 e 17), ma dopo il 18-10 contro l'argentino Retamar e il 21-10 sul francese Peynard, ha fatto capire all'ultimo sfidante, il tunisino Raed, che avrebbe trovato un osso duro. Il 14-7 della finale, non è tanto esaltante per il punteggio, quanto per la freddezza nel realizzarlo.

E' stato il suo socio di scuderia saluzzese, Francesco Costa, a sfiorare l'impresa nella prova individuale. Nella poule di qualifica non è stato facile riaffrontare nel barrage lo sloveno Molicnik, autore della prma sconfitta. La voglia di riscatto gli ha consentito di batterlo e accedere e superare i quarti e la semifinale, al termine di una sfida assai intensa contro il tunisino Raed. In finale, seppur di misura, è stato costretto a cedere al francese Peynard (10-11).

Gli under 18 hanno calcato tutti i podi cogliendo 3 bronzi. A coppie, Macario e Buniva, sono rimasti vittime del tandem sloveno, così come Verganti e Costa nella staffetta nei confronti ancora degli sloveni (46/59-48/59, e pure come Verganti impegnato nel tiro progressivo, guarda caso superato dallo sloveno Urban per una bocciata (42/50-43/49).

A salvare l'”onore” degli under 23, ci ha pensato la staffetta Golfetto-Falconieri. Reduci dallo spareggio vincente contro Montenegro (43-43, 10-9), il loro argento ha lasciato l'amaro in bocca. Un colpo in più ha premiato la Francia di Roffino-Vercher : 57/60 a 56/60.

Nelle restanti quattro prove gli azzurri sono inciampati all'ingresso dei podi. La coppia Costa-Falconieri, battuta 8-7 nei quarti dalla Francia; Macario nel combinato fermato al barrage dall'argentino Bogado (20-16); Falconieri nel tiro progressivo vittima nei quarti del portacolori montenegrino (42-45); Golfetto non qualificato nel tiro di precisione per un paio di punti.

“I complimenti vanno ai ragazzi che hanno ottenuto una medaglia, soprattutto a Buniva che ha conquistato l’oro – ha dichiarato il presidente federale Marco Giunio De Sanctis – Lo sport delle bocce merita il palcoscenico olimpico. Su dieci titoli in palio, vinciamo sei medaglie, di cui una d’oro, due d’argento e tre di bronzo: un bottino importante per l’intero movimento boccistico del Volo, a testimonianza dell'ottimo lavoro che la Federazione Italiana Bocce sta continuando a portare avanti per lo sport di alto livello, così come per il cosiddetto sport per tutti. In ambito internazionale, non mi stancherò mai di ripeterlo e lo abbiamo visto in questa settimana, le bocce meritano di entrare nel programma dei Giochi Olimpici”.

E' stato un mondiale impegnativo – ha sottolineato il commissario tecnico Carlo Pastre – per diversi motivi. Il clima, il fuso orario, e non per ultimo qualche problema logistico. Ma i ragazzi sono stati bravissimi a non crearsi degli alibi, pensando solo di cercare di fare il meglio possibile. Abbiamo ottenuto 6 podi su 10 specialità, e tutti i ragazzi sono andati a medaglia. Almeno un paio ci sono sfuggite per un nonnulla e sarebbero state ampiamente alla nostra portata. Sicuramente è mancata qualche medaglia del metallo più pregiato. Abbiamo perso due finali per un punto : 11-10 nell'individuale di Costa, e nonostante una prestazione superlativa nella staffetta under 23, abbiamo dovuto soccombere per 56 a 57. Un plauso particolare a Buniva. Non capita a tutti di vincere un mondiale a 15 anni, e questo è un buon viatico per il prosieguo della sua carriera sportiva “.

Anche il capo delegazione Roberto Favre ha rimarcato le difficoltà incontrate. “ Sono molto soddisfatto del comportamento dei ragazzi – ha detto il vice presidente federale – e del gruppo che si è creato, compreso tutto lo staff. Purtroppo abbiamo affrontato un po' di problemi logistici: Già alla partenza, rimandata al giorno dopo; i 30 gradi sui campi, la scarsa illuminazione, lo spostamento di hotel dopo tre giorni...Nonostante tutto i ragazzi non si sono mai lamentati. Sono molto contento delle 6 medaglie. Si poteva ottenere qualcosa di più, specie nella staffetta under 23. La cosa più bella insieme all'oro di Buniva. Alle luci della sera, con visibilità ridotta, abbiamo assistito ad una sfida fantastica, uno spettacolo di cos'è lo sport delle bocce “.

 

Nella foto Nicolò Buniva

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