Il terzo posto di Stefano Pegoraro nel progressivo, il secondo di Serena Traversa e Caterina Venturini nella coppia e ancora una finale di club di marca tutta italiana nel tabellone delle coppie maschili. È un bilancio corposo quello portato a casa dal Winter Trophy di Fontaine (Francia), al termine di un confronto in chiave internazionale con i migliori specialisti di Slovenia, Croazia, Turchia oltre che con i transalpini padroni di casa. Nella finale a coppie femminile, Serena Traversa (Auxilium) e Caterina Venturini (Buttrio) si sono arrese sul 7-5 contro la Francia di Annaelle Barazzutti e Brune Le Noblet in un match tutto in salita e con una rimonta mancata per poco. “La finale non è iniziata nel migliore dei modi - spiega ct Franco Buosi che ha accompagnato le ragazze a Fontaine -. Poi però c’è stata un’ottima reazione. A mezz’ora dalla fine eravamo in svantaggio 7 a 1 e le ragazze sono riuscite a rimontare fino al 7 a 5. Resta la prestazione positiva ma soprattutto la bella dimostrazione di carattere”. Nel tabellone maschile del tiro progressivo Stefano Pegoraro (Marenese), dopo essersi qualificato come 2° nella fase eliminatoria, si è fermato in semifinale, sconfitto 45-43 dal francese Matthieu Varcher. Nella poule iniziale è invece finita l’avventura dei giovani Diego Verganti (Mondovì) ed Erica Candolini (Quadrifoglio). Sui giochi di Fontaine, hanno invece regalato spettacolo Matteo Mana e Luca Melignano (Perosina) che, in svantaggio 4-2 nella prima parte di gara, si sono imposti 5-4 nella seconda su due colossi del calibro di Carlo Ballabene Mauro Bunino (Chiavarese). La trasferta transalpina ha rappresentato una bella passerella anche per Ivan Soligon (Marenese) e Gabriele Graziano (BRB). Il loro cammino nel tabellone delle coppie maschili si è concluso ai quarti, battuti 9-3 dai francesi del Plaine de L’Ain David Piroux e Sébastien Mourgues. È stato un torneo di altissimo livello – dice Roberto Favre, ct della spedizione maschile -. Sono contento per la coppia di giovani Graziano-Soligon. In particolare Graziano ha fatto segnare delle ottime medie. Purtroppo nella sfida dei quarti siamo andati in difficoltà all’inizio e non siamo più riusciti a raddrizzare la partita. Ottimo l’esordio stagionale di Pegoraro che è stato secondo con 90 bocce colpite nelle due prove di qualificazione. Infine – conclude il ct azzurro -, sono contento della meritata vittoria di Matteo Mana eLuca Melignano che hanno espresso un altissimo livello di gioco in questi due giorni, risultando anche i migliori interpreti come miglior puntatore e miglior bocciatore della gara. Una finale tutta italiana contro la coppia della Chiavarese Ballabene-Bunino, che ha contribuito ad una finale di altissimo livello che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente”.

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