Cento volte Savonese
L'Associazione Bocciofila Savonese, la più anziana società di Savona e una delle prime anche in Italia, sta per soffiare su cento candeline. Sulla prima pagina dell'atto costitutivo si legge: ”Alle ore 14 del giorno di domenica 18 gennaio 1920...”. Da quando i soci fondatori Cesare Lanza, Giovanni Venturino, Tomaso De Benedetti, Giobatta Besio, Luigi Pastorino, Serafino Porta, Giovanni Comune, diedero alla luce il neonato sodalizio, sino ai giorni nostri, con la presidenza di Alessandro Gugliotta, la vita della Savonese è stata contraddistinta da momenti di fulgido splendore ad altri di autentica crisi. Sono lontani i 15 successi nella Coppa del Re e le 16 vittorie nella Coppa Città di Savona, e soprattutto la partecipazione, nel 1953, ai campionati del mondo di Losanna con la quadretta Italia – Savonese composta da Garino, Duce, Berardo, Pizzorno, così come le affermazioni di uno dei suoi campioni più rappresentativi, Vittorio Camusso. Da quegli anni gloriosi, in cui il club raggiunse i 400 soci, a quelli d'inizio Duemila con la Bocciofila costretta a far fronte a difficoltà sia di carattere economico che di depauperamento del parco giocatori. Dopo essere stata insignita della stella d'oro del Coni nel 2006, la batosta arrivò nel 2012 con la grave ferita dello sfratto dalla storica sede di Via Firenze e l'inizio di una peregrinazione presso altre strutture savonesi pur di mantenere in vita l'attività. La soluzione è arrivata grazie all'opportunità di subentrare nella gestione dei quattro campi scoperti della ex Pippo Rebagliati di via Famagosta. Svanito, per il momento – così si augura il presidente Gugliotta – l'avviato progetto di costruzione di un nuovo bocciodromo, la Savonese si raccoglie intorno ai suoi 90 soci e in presenza di autorità civili e sportive per un beneaugurante brindisi, in attesa della grande festa del 23 maggio presso il Palazzetto dello Sport.