La corona di A2 alla fantastica Marenese
E' una Marenese da record quella che dopo aver strangolato la fase di qualificazione del girone orientale del campionato di A2, con 17 vittorie e una sola sconfitta – per altro di misura nella giornata numero 17, la prima del posto lockdown, proprio contro quella Dolada che l'avrebbe sfidata per la conquista del titolo – si è fatta incoronare regina d'Italia al termine della final four ospitata dal Comitato Provinciale di Pordenone ed è salita nella massima serie.
Il club trevigiano di Mareno di Piave, presieduto da Giuseppe Garbet, e guidato dai tecnici Benedetto Sbarro e Giuseppe Terzariol, ha rasentato il fantastico risultato del punteggio pieno a fine regular season, risultato sino ad oggi detenuto da Forno (2010), Auxilium (2013) e Gaglianico (2014). Dopo la retrocessione nel campionato cadetto del 2017, la Marenese era risalita in A2 con rinnovate ambizioni. E lo ha fatto con una rosa di atleti di tutto rispetto, una parte arrivati dal rinunciatario club di Belluno (Dino Di Fant, Valter Rossi, Paolo Tam, Denis Zambon, Alex Zoia, Fabio Zoia), e gli altri già presenti nelle file dei veneti (Luca Balos, Giorgio Casarin, Matteo Cucciol, Simon Gulja, Nereo Lorenzet, Roberto Magnan, Omar Pesce, Franco Soligon, Ivan Soligon, Ezio Tapacino, Mauro Zanchetta).
La fase conclusiva del campionato ha ulteriormente sottolineato la potenza delle sue bocche da fuoco, capaci di radere al suolo i tentativi della cuneese Mondovì', in semifinale, e della bellunese Dolada (vittoriosa sulla valdostana Nus e promossa in serie A), nella sfida scudetto, con due punteggi assai eloquenti (14-2) che hanno reso inutili i prosiegui di entrambi i match.
La finale si è aperta con il successo di Rossi nel combinato (16-15 ai danni di Lino Frare), e quelli di Balos da solista (11-5 su Mauro Carlin) e della terna Tam-Soligon I.-Pesce (11-6 nei confronti di De Vecchi-Olivato-Salvador). Solo la coppia Diego Divina-Sergio Tiso (Fabrizio Basano) è riuscita a ridurre lo svantaggio bellunese, superando 11-10 Di Fant-Zambon. Appresso il machete trevigiano si è abbattuto sugli avversari per mano della premiata staffetta Soligon-Zoia, dei tiri di precisione di Pesce e Di Fant, e del tiro progressivo di Ivan Soligon.
Nella foto il team della Marenese al gran completo