Serie A femminile, la piemontese Forti Sani è campione d'Italia
Una finale incertissima ed avvincente è stato il degno epilogo della serie A femminile del Volo, il cui atto conclusivo si è celebrato sui campi dell'ospitale Noventa di Piave.
È stata la cuneese Forti Sani di Fossano a fregiarsi dello scudetto al termine dell'intensa sfida tricolore con la Marenese.
Le battute iniziali hanno evidenziato il grande equilibrio che ha caratterizzato l'intero incontro. Il 6-4 parziale porta le firme da una parte delle trevigiane Rebora, nel combinato, Setti nell'individuale e della coppia Basei-Giozzet; dall'altra della solista Gerbaudo. Botta e risposta nella staffetta: ai 32 su 52 di Rebora-Bongioanni, hanno riposto con 32 su 50, Avveduto-Falconieri. Le speranze marenesi sono state alimentate dai 3 punti colti grazie al tiro di precisione. Basei si è imposta per 25-11 a Mandola, mentre Setti si è dovuta arrendere per 20-22 a Gerbaudo.
È stato il tiro progressivo di Falconieri (28/40 a 27/41 contro Rebora) a rimettere in carreggiata le piemontesi per un parziale di 10-7. Decisive le quattro prove conclusive. La Marenese è riuscita ad avere la meglio soltanto con Francescon-Rebora (11-3 su Avveduto/Falconieri-Cuccaro), mentre la Forti Sani ha piazzato le botte vincenti con le due soliste Mandola (10-8 su Basei) e Oddone (11-6 su Giozzet), e la coppia Gerbaudo- Pautassi (11-4 su Setti-Penello).
“Una bellissima finale col colpo di scena al fotofinish – così ha esordito il presente federale Marco Giunio De Sanctis – I complimenti vanno alle piemontesi della Forti Sani, squadra campione d’Italia femminile del Volo, ma anche alla Marenese, considerando che le due formazioni hanno dato vita a un epilogo tricolore spettacolare”.
“Ho scelto di venire alla final four femminili del Volo, perché tengo particolarmente al settore in rosa, insieme a quelli giovanile e paralimpico, che rappresentano il nostro futuro. Resta il rammarico, comunque, di non aver potuto seguire anche la finale scudetto della serie A Petanque, così eviteremo, in futuro, sovrapposizioni di manifestazioni nazionali”, ha spiegato De Sanctis.
“Le final four di Noventa di Piave e Pontedassio sono state un momento importante per la Federbocce – il commento del presidente De Sanctis – Già dal mese di gennaio, dopo le sofferenze della pandemia, abbiamo avuto l’audacia di far ripartire l’attività di alto livello di tutte le specialità, per poi concentrarci anche sulla ripartenza dello sport per tutti. Da Noventa e Pontedassio sono iniziati i fine settimana in cui si assegnano i titoli italiani a squadre e individuali. Siamo stati lungimiranti nella programmazione, perché, grazie al lavoro svolto nei mesi invernali e primaverili, ora arriviamo al traguardo delle varie manifestazioni di Raffa, Volo, Petanque e del settore paralimpico”.
“La Federazione Italiana Bocce ha grandi potenzialità, ma per esprimerle è indispensabile un ricambio generazionale delle dirigenze territoriali e societarie – ha affermato il presidente federale – La pandemia ha accelerato la necessità di guardare al futuro in maniera differente rispetto a quanto fatto in passato. I tempi meravigliosi del passato sono ormai trascorsi. Il Consiglio Federale, sin dal 2017, sta guardando in maniera differente al futuro, finalizzando la propria azione direttrice alla modernizzazione della nostra disciplina, rendendola, in primis, più veloce e spettacolare. Inoltre, stiamo finalizzando l’azione dell’immagine e della comunicazione per renderci appetibili verso l’esterno”.
Il presidente De Sanctis ha approfittato dell’occasione anche per proiettarsi al Mondiale di Alassio, “una kermesse iridata che potrà dare l’immagine, la fiducia e la speranza di poter fare meglio di quanto fatto sinora, soprattutto dal punto di vista internazionale. Il PalaRavizza, tra l’altro, è un impianto collaudato, dove sono sicuro vedremo uno spettacolo sotto il profilo agonistico, nonostante ritenga come una kermesse mondiale debba fondarsi sul criterio meritocratico di partecipazione”.