A Loano la BRB Ivrea festeggia lo scudetto
È la BRB Ivrea la nuova regina d'Italia. Sui terreni del bocciodromo di Loano, la sette volte scudettata formazione di Ivrea, ha timbrato per l'ottava volta superando la Chiavarese ed eguagliando a quota otto la Ferrero nell'albo d'oro della competizione tricolore giunta alla 65^ edizione.
I campioni in carica del Gaglianico, dopo l'impresa ai danni della Perosina, considerata la favorita, non sono riusciti a confermarsi bestia nera della Brb (sconfitta due volte in regular season per 17-9 e 18-8), cedendo sul filo di lana di una finale ad altissimo livello. Un confronto vissuto in continuo equilibrio. Già a partire dall'abbrivio con il 4-4 firmato da una parte dal solista Ballabene (11-6 su Barbero) e dalla terna Ferrero-Deregibus-Cavagnaro (8-4 nei confronti di Cibrario, Doria, Bruzzone), e dall'altra dal combinato vincente di Graziano (28-21 contro Grosso) e la coppia Pautassi-Bunino (8-3 ai danni di Grattapaglia-Nari).
A spezzare la parità è stata la staffetta, grazie alla bocciata in più colpita da Petric-Ferrero opposti a Roggero-Aliverti: 52/60 a 51/59. E da quel momento in poi il ping pong si è ripetuto, sia nei tiri di precisione (Grattapaglia-Bunino 26-18, Grosso-Graziano 4-17) che in quelli progressivi (Petric-Roggero 47/50-48/49, Borcnik-Aliverti 48/50-40/48). Sul parziale di 10-9 la Brb ha calato gli assi vincenti con Nari e la coppia Ferrero-Deregibus. Simone ha concesso pochissimo a un Graziano in difficoltà, prevalendo 11-2. Subito dopo il tandem in rosso ha chiuso sul 10-3 il match contro Cibrario-Doria. Ininfluenti le due partite fermate sul 10-3 per Bunino-Bruzzone (contro Ballabene-Grosso) e sul 8-5 per Pautassi, autore con Grattapaglia di una sfida di altissimo valore tecnico, sia in accosto che in bocciata.
“Abbiamo assistito a un fine settimana interessante dal punto di vista tecnico e a una finale costantemente in equilibrio. I complimenti vanno alla BRB Ivrea, che ha scucito lo scudetto dal petto al CRC Gaglianico – il commento del presidente della FIB, Marco Giunio De Sanctis, presente a Loano col vice-presidente Roberto Favre – La final four in terra savonese ha rappresentato il cuore dello sport agonistico della nostra disciplina, laddove c’è il connubio tra tecnica, precisione e componente atletica – ha proseguito De Sanctis – Vedendo le prove veloci di questo fine settimana, siamo sempre più convinti che dovremo percorrere una strada innovativa all’insegna della riduzione dei tempi, potenziando le prove veloci, più spettacolari e accattivanti, attraverso un’azione mirata volta a formare molti più atleti che possano praticarle. Solo così potremo ambire ad avere più appeal per i media e per chi ci guarda all’esterno”.
“Nelle final four scudetto delle ultime settimane abbiamo avuto l’opportunità di aprire le porte, seppur in maniera parziale, anche al pubblico. Lo sport senza gli spettatori è qualcosa di avvilente, per questo siamo felici che le squadre che si sono aggiudicate lo scudetto nelle varie specialità abbiano potuto condividere la propria gioia con i propri supporter”, le parole di De Sanctis.
De Sanctis ha focalizzato le proprie attenzioni anche sulla prossima stagione con “l’idea di programmare il 2022 in maniera diversa con tempistiche differenti, evitando di disputare le finali in piena estate, ma anche prevedendo meno fine settimana tricolori con il massimo accorpamento delle final four scudetto”.
De Sanctis ha approfittato della sua presenza ad Alassio anche per verificare lo status quo del Mondiale di Alassio, “un momento importante, perché rappresenta la ripresa dell’attività internazionale”.
“Ho approfittato della mia presenza a Loano per parlare col presidente del COLBA, Carlo Bresciano, e col suo staff organizzativo – ha spiegato il presidente federale – Credo che l’organizzazione stia procedendo al meglio e, ora, a tre mesi dall’atteso evento si entra nel pieno dell’attività organizzativa con la speranza che siano almeno una ventina le nazionali in gara”.
Dal prossimo fine settimana, in campo anche i giovani per l’assegnazione di titoli italiani e scudetti. “Le politiche in favore dell’attività dei ragazzi rappresentano il punto centrale del programma della Federbocce. Per attirare alla nostra disciplina le giovani generazioni non possiamo prescindere dall’offrire uno sport più veloce, dinamico e spettacolare. E questo vale per tutte le specialità. Il mondo sta cambiando, lo sport è cambiato, dobbiamo adeguarci ai tempi per proiettare la Federazione Italiana Bocce nel prossimo futuro”, ha concluso De Sanctis.