Da Martigues due titoli iridati e otto medaglie, la soddisfazione degli iridati e dello staff tecnico azzurro
"Un Mondiale assolutamente positivo dove ognuno dei componenti azzurri ha fatto veramente parte di un gruppo che si è quindi rivelato unito e coeso, facendo così vivere una bella e utile esperienza a tutti". Così ha esordito il ct Piero Amerio, commentando l'esperienza mondiale di Martigues. E a impreziosire il tutto hanno provveduto i tre under 23 artefici della conquista dei due titoli iridati.
Gabriele Graziano si è fregiato del terzo oro su cinque partecipazioni mondiali. “Un campionato difficile – ha sottolineato lo specialista del tiro di precisione – anche sotto il profilo psicologico. Non è stato facile a livello di testa vivere le lunghe attese in bocciofila. Sono partito primo in qualifica con un 30 e 29, poi ho avuto la fortuna di superare i quarti battendo il monegasco per 9-8. Mi sono riscattato in semifinale contro lo sloveno Sodec cogliendo il pallino decisivo per il 24 a 19. In finale contro il croato ha influito un po' la tensione su entrambi. La mia penultima bocciata è risultata determinante".
La coppia Alex Zoia-Ivan Soligon ha confermato l'affiatamento consolidato da tre anni, in campo e fuori. Come ammette Ivan, al suo primo oro iridato: "Subito, ancora sotto l'effetto dell'adrenalina, non ti rendi conto dell'impresa. Poi ti svegli e assapori l'emozione. Un bel campionato da parte nostra, con esito meritato". Alex, che di ori ne ha collezionato tre, precisa: "Un titolo perfetto. La partita più difficile quella di semifinale contro il tandem croato. Siamo stati costretti ad inseguire dal 3-7, al 4-7; poi loro hanno combinato un pasticcio ed abbiamo messo la freccia : dal 10-7, al 10-8 e al conclusivo 10-9. Al contrario in finale con i francesi non siamo mai andati in difficoltà e in dieci giocate abbiamo timbrato l'8-6".
Per Piero Amerio, "si è trattato di un mondiale dalle due facce. Siamo stati la Nazione che nel complesso ha conquistato più finali, ben sei, però abbiamo raccolto soltanto due ori. Ci poteva stare una finale in più e un oro in più o forse due con un po' di fortuna. Comunque avrei firmato mi avessero detto che avremmo conquistato otto medaglie e 6 finali. Un grande bravo e un grandissimo grazie ai nostri ragazzi".
Sulla stessa lunghezza d'onda il vice-ct Carlo Pastre: "Per un niente abbiamo perso la terza medaglia d'oro. Un po' di rammarico ci sta, ma il livello è stato alto, specie nella finale a coppie under 23. Anche se erano 15 le nazioni partecipanti, le presenti erano le più competitive".