Mondiale Giovanile, di Zoia e Soligon l'oro italiano
Quando pareva che l'iride non ne volesse sapere di vestire gli azzurri impegnati nel Campionato del Mondo Giovanile riservato agli Under 18 e Under 23, celebrato nel bocciodromo Des Jacquins della francese Montbrison, proprio dall'ultima delle finali in programma, è arrivata l'atteso, felice esito. Ci hanno pensato i due Re Magi, Alex Zoia e Ivan Soligon, coppia ormai consolidata, a portare il dono molto più prezioso dell'incenso e della mirra. Quell'oro a cui la Giovane Italia si era ormai abituata e che ne ha impreziosito l'albo , distanziandola di molte lunghezze dall'inseguitrice Francia. Proprio per questo ci si aspettava qualcosa di più dalla spedizione azzurra, anche alla luce dei quattro ori di Alassio e dei due di Martigues.
Come sottolinea il commissario tecnico Carlo Pastre al termine della competizione iridata :” Le medaglie sono numericamente tante, otto; oltre all'oro, un argento e sei bronzi, ma mancano quelle di valore pregiato. Gli Under 18 sono in fase di transizione. Occorrerà far crescere altri giovani, anche perchè tre dei partecipanti sono già all'ultimo anno. Per quanto concerne gli Under 23 ha influito molto di più la bravura degli avversari che i nostri demeriti. Gabriele Graziano nella semifinale del combinato si è esaltato con un superlativo 29 contro il tunisino, per altro arrivato a 28, e in finale lo sloveno ha colpito quattro pallini su quattro per vincere. Anche a coppie la Croazia in semifinale non ha sbagliato una virgola, sia in bocciata che in accosto. Nelle coppie Under 18 eravamo avanti per 8-2 e non siamo riusciti a capitalizzare il vantaggio. Non sto a recriminare, ma in talune circostanze bastava poco per cambiare il peso delle medaglie “.
Le dieci prestazioni degli azzurri, partendo dall'oro della staffetta Under 23. Zoia e Soligon hanno firmato l'abbonamento ai 50 bersagli nelle quattro prove di staffetta. Da quella in qualifica (50/58), a quella dei quarti (50/57) e della semifinale (50/58). Nella sfida decisiva hanno ritrovato il francese Clement Seve, che li castigò nel mondiale di Alassio. Stavolta il transalpino, insieme a Matteo Roffino, ha conteso l'oro al termine dei cinque minuti regolamentari (50/59 a 50/61), ma nello spareggio successivo sono saliti in cattedra i dioscuri azzurri : 27 su 30 a 24 su 31. L'argento ha premiato Gabriele Graziano, impegnato nel combinato. Lo score ottenuto in semifinale avrebbe dovuto tenerselo per la sfida iridata. Nulla da fare contro lo sloveno Erik Ceh. Il campione del mondo di tiro progressivo in Cina 2018, è apparso inscalfibile (23-27). Zoia e Soligon hanno provato a lucidare l'oro a coppie di Martigues 2021, ma il loro brillante percorso sino ai quarti di finale, si è interrotto subito dopo per mano dei due croati, Sabah e Gaspar, a dir poco perfetti (2-7 il risultato). L'altro bronzo è finito al collo di Stefano Aliverti. Dopo i 41/49, sia in qualifica che nei quarti, in semifinale è partito male e non è più riuscito a trovare la condizione per rimontare. E' finita 26/44 a 40/46 contro il croato Luka Gaspar. Nel tiro di precisione, Graziano è uscito nei quarti per un sol punto (21-22).
Per quattro volte gli Under 18 sono arrivati sono arrivati sul podio, ma si sono visti bloccare sul terzo gradino. Edoardo Graziano, impiegato nell'individuale, ha alzato bandiera bianca dinanzi al francese Dumarcher (poi vincitore del titolo), sul punteggio di 1-13. Lo stesso Graziano, in coppia con Patrick Artusio, ha dilapidato il vantaggio racimolato contro il tandem argentino, per chiudere sul 9-11. Troppo pochi i 41 bersagli su 57, colpiti in semifinale dagli staffettisti Matteo Golfetto e Diego Verganti. Il tandem del Montenegro li ha puniti con 51 su 57. Altro bronzo per Golfetto nel tiro progressivo. Il punteggio di 42/49 realizzato nei quarti di finale contro il croato Klaric, aveva fatto ben sperare, ma nella sfida successiva si è ridotto a 38/47, per la gioia del montenegrino Stjepcevic (43/48). Come per gli Under 23, il cammino nel tiro di precisione si è esaurito al termine delle due manche di qualifica. 12 e 8 i due punteggi che hanno negato ad Artusio il prosieguo nei quarti.
Nella foto il podio con i campioni del mondo Zoia e Soligon